"Profondamente colpiti e indignati. Emergono specifiche responsabilità"

I tre ex sindaci Sergio Cortopassi, Paolo Fontanelli e Marco Filippeschi: "Eventi frutto del particolare clima creatosi in città. Ora il Comune affianchi questi ragazzi ove possibile anche nell’azione giudiziaria".

"Profondamente colpiti e indignati da quanto è accaduto nella nostra città venerdì scorso. L’intervento delle forze dell’ordine contro gli studenti che manifestavano pacificamente è stato del tutto ingiustificabile e ha offeso profondamente la nostra città, come anche il sindaco ha affermato, e i sentimenti democratici di una larghissima parte degli italiani". Richiamano le parole del presidente Mattarella i tre ex sindaci Sergio Cortopassi, Paolo Fontanelli e Marco Filippeschi. "Le sue parole chiarissime ci rappresentano pienamente – scrivono i tre ex sindaci – . Ora confidiamo in azioni conseguenti del Governo e in una rapida azione dell’autorità giudiziaria per accertare le responsabilità. Le dinamiche appaiono chiare dalle riprese video e dalle testimonianze e a nulla valgono le mistificazioni che si sono sentite e lette per coprire gli eccessi e chi ne è stato autore in modo diretto o per la pessima gestione dei servizi di ordine pubblico. Vogliamo testimoniare, per parte nostra, data la nostra esperienza di sindaci e, ancor più lunga, di militanti politici, l’assoluta anomalia che Pisa oggi ha dovuto vivere: ha fatto a ragione pensare ai fatti gravi avvenuti nella nostra città nelle mobilitazioni studentesche sorte nel 1968".

Cortopassi, Fontanelli e Filippeschi ricordano anche altri momenti difficili. "In maniifestazioni assai delicate e tanti eventi di forte impatto simbolico, mai si erano verificati fatti assimilabili a quelli visti in via San Frediano – aggiungono – . Siamo testimoni di tanti sforzi compiuti dai questori e dai prefetti, di concerto con le istituzioni locali, per garantire il diritto costituzionale a manifestare e per minimizzare ogni rischio. Non vanno generalizzati giudizi sulle forze dell’ordine, ma ciò evidenzia ancor più le responsabilità che emergono nel caso specifico. Inoltre, nei fatti pisani e in altri accaduti in diverse città, c’è l’esito di un clima particolare che si è creato, per influenzare negativamente settori di apparati dello stato, per farli arretrare rispetto all’acquisizione faticosa di una convinta aderenza all’ispirazione e al dettato costituzionale. Va chiesto un cambiamento dell’impostazione allergica al dissenso troppe volte dimostrata dai vertici del Governo. Auspichiamo che il Comune di Pisa dimostri sempre, con coerenza, solidarietà e vicinanza a coloro che sono stati colpiti, anche affiancandoli dove possibile nell’azione di giustizia. Purtroppo così non ha fatto la maggioranza nell’ultima seduta del Consiglio comunale. La fortissima reazione ai fatti di venerdì scorso vista nelle piazze di Pisa, con tanti giovani che hanno rivendicato il diritto a manifestare per la pace e la salvezza del popolo palestinese e hanno detto no ad ogni violenza, ha un grandissimo valore, ben oltre la dimensione cittadina. È il segno che la nostra tradizione democratica affermata con tanto sacrificio e impegno è solida, può essere coltivata, per rassicurare il futuro di tutti e di tutte".