Uscì per spostare l’auto ma c’era il coprifuoco: finisce a processo. Assolto: ‘Strade deserte, rischio ridotto’

L’uomo era uscito di casa durante il periodo Covid ed era stato pizzicato dai carabinieri, multato e denunciato anche per oltraggio. Aveva contestato la sanzione: "Che volete? Non ho il Coronavirus"

Caso in tribunale (Foto di repertorio)

Caso in tribunale (Foto di repertorio)

Pisa, 21 maggio 2023 – Lui era stato multato e denunciato per guida in stato di ebbrezza, per essere uscito di casa dopo le 22 nel periodo del virus e per oltraggio a pubblico ufficiale. Solo pochi giorni fa si è concluso il processo: è stato assolto.

Siamo nei mesi del Covid, quelli della malattia che cresce in modo esponenziale, fatti di restrizioni, di vaccini ancora lontani, di controlli e sanzioni. Ci sono ancora tante limitazioni in corso, tra cui il coprifuoco: non si può uscire dalla propria abitazione dopo le 22 se non per necessità precise ed emergenze.

Ma l’uomo ha lasciato la sua vettura in divieto di sosta - ha spiegato il suo avvocato durante il processo al quale è stato sottoposto – e scende in strada per spostarla. Ma trova le forze dell’ordine che gli chiedono il motivo della sua presenza. "Sono venuto qui per togliere la macchina da questo posto perché non può restare parcheggiata così", la spiegazione.

Spiegazione che non convince i militari che gli fanno il verbale per aver violato uno dei Dpcm, decreti del presidente del consiglio dei ministri, di Conte. A quel punto, quando il verbale è già compilato l’uomo sbotta: "Ma io non ho il Coronavirus. Io non sono infettivo", dice e parte una parolaccia. "Che c...o vuoi?".

A quel punto scatta il deferimento per oltraggio a pubblico ufficiale (articolo 337 del codice penale) e l’uomo viene portato in caserma per essere sottoposto all’alcol test che risulta positivo. da qui la denuncia per 186, guida in stato di ebbrezza.

Le denunce si trasformano in un processo. Il pubblico ministero chiede un mese e 15 giorni, più 1.500 euro di multa per la guida in stato di ebbrezza e la lieve entità per l’oltraggio.

La difesa dell’uomo, l’avvocato Maria Concetta Gugliotta del foro di Pisa, in aula fa riferimento al fatto che l’oltraggio decade se il verbale è ormai già compilato e la sanzione già comminata. L’oltraggio sta eventualmente nell’impedirla.

Inoltre, non esiste il pericolo per l’incolumità pubblica, dato che in quel momento le strade sono deserte visto che c’è il divieto di uscire.

La giudice, dottoressa Dini, dopo la discussione dell’abbreviato, assolve l’imputato per l’oltraggio e riconosce la lieve entità per il 186.

Antonia Casini