
Pecore con pastore
Pisa, 4 gennaio 2016 - La seconda edizione del presepe vivente di Badia San Savino, a Montione di Cascina, è stata un successo. Il propizio pomeriggio soleggiato di domenica 3 gennaio ha accompagnato la comunità parrocchiale di Badia, organizzatrice dell’evento, durante la rievocazione che nella prima edizione – svoltasi nel gennaio 2015 – ha attirato 1.600 visitatori. «L’idea di realizzare un presepe vivente alla Badia di San Savino mi è venuta nel 2014 ed è subito piaciuta alla comunità parrocchiale – racconta Sirio Calvetti, ideatore del progetto –. I presepi con i figuranti catalizzano generalmente una vasta affluenza, ma nella piana di Pisa non ce ne sono così ne abbiamo creato uno noi».
La location, che va dall’aia al cosiddetto ‘piaggione’, una sorta di cortile antistante la chiesa al quale si accede salendo una gradinata, esalta l’accuratezza delle botteghe con arti e mestieri e l’abbigliamento dei figuranti. Sono circa 100 le persone che hanno prima collaborato a costruire le scenografie, arricchite rispetto alla prima edizione, e che hanno poi vestito i panni delle filatrici, delle nobildonne e dei fabbri. Nella rievocazione c’è posto anche per i più piccoli, generalmente nelle vesti di angeli e pastorelli, e lo stesso Gesù Bambino viene interpretato da tre pargoli diversi. Su alcuni banchetti si trova del cibo per i visitatori, che possono in cambio lasciare delle offerte destinate in parte alla ricostruzione del muro di cinta della Badia e in parte a una missione guidata da monsignor Franzelli in Uganda. «Nel 1970 sono arrivato a Badia e da allora ho sempre cercato di creare una comunità affiatata tramite la realizzazione di iniziative – racconta don Alberto Armellin –. La proposta del presepe vivente mi ha catturato subito perché permette di rivivere il suggestivo complesso monastico e coinvolgere molte persone, unendole. Tutto quello che viene fatto a Badia diventa tradizione – continua il parroco – e scommetto che non ci fermeremo alla seconda edizione».