di Michele BuSCINA
CASCINA
Atmosfera delle grandi occasioni e aria di festa per l’edizione numero 48 del "Pulcino d’Argento", organizzata dalla Polisportiva Pulcini Cascina, tenutasi in Piazza della Chiesa nel centro della cittadina e presentata dal giornalista Massimo Marini. A vincere il riconoscimento principale è stato l’arbitro internazionale Simone Sozza: "Anche noi, da arbitri, come i calciatori e gli allenatori abbiamo tensione in campo. Ci portiamo addosso durante la gara lo stress dell’evento - dichiara il fischietto della sezione di Seregno -. La strada che si sta percorrendo è quella di poter comunicare meglio. Il var non è un problema per gli arbitri, ma solo una fortuna tanto per noi quanto per il calcio in generale. Ci fa dormire sereni e tranquilli. C’è un protocollo che prevede limiti entro i quali è possibile intervenire". Sozza ha consegnato il riconoscimento per l’arbitro emergente Federico Cremone dell’Aia di Pisa.
Premiato anche il tecnico nerazzurro Alberto Aquilani. Il premio "Simone Redini" è stato assegnato al giocatore Tommaso Barbieri, ritirato da Riccardo Silvestri, responsabile della comunicazione del Pisa Sporting Club. Riconoscimenti anche per la Tennistavolo Cascina, per l’Atletico Cascina promosso in Seconda Categoria e il Cenaia, in Serie D. Un premio anche per Filippo Macchi, dopo il suo grande successo agli Europei di Scherma: "è stato un bel traguardo raggiunto. Ho iniziato all’età di 5 anni e la mia palestra ha una lunga tradizione - dichiara Macchi -. La mia famiglia nasce, vive e morirà nel mondo della Scherma. Tra un anno ci sono le Olimpiadi, ma non ne voglio parlare. Il prossimo step saranno le gare di Coppa del Mondo alle quali mi sto preparando, poi speriamo di arrivare a Parigi". Matteo Anconetani invece ha premiato Aldo Dolcetti alla memoria del presidentissimo Romeo Anconetani: "Questo premio si lega a un passato molto bello - dichiara Dolcetti -. Con Romeo il Pisa aveva una visione ed è riuscito a coinvolgere tutti facendo vivere a Pisa anni straordinari. Ambizione al limite della megalomania. Pisa come Milan e Juventus. Organizzazione, solidità e risultati. Anche il Pisa di oggi ha una società solida". Il premio Franco Paternesi è andato invece ad Alessio Di Petrillo, che ha appena concluso il suo mandato da vice allenatore della Polonia: "La Polonia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni - dichiara Di Petrillo -. Mi sono preso un po’ di tempo per la famiglia dopo tre anni molto intensi al Legia e alla Polonia. Sentivo il desiderio di fermarmi un attimo". Il premio Alfredo Provenzali è andato a Leo Di Bello di Sky, mentre la Penna d’argento a Gianfranco Teotino: "Oggi è cambiato in peggio il mestiere del giornalista e cambiato in meglio quello del tifoso. Questa è stata l’estate dei sauditi - conclude Teotino -. In Arabia c’è tradizione rispetto all’operazione che tentò la Cina, ma i diritti civili molto discutibili, è questo che ci deve preoccupare nel cambiamento della geografia del calcio di questi mesi".