Pisa, traguardi internazionali I professori Ferragina e Manzini nella storia dell’informatica

Primi italiani e quarti europei, hanno ricevuto il prestigioso premio ’ACM Paris Kanellakis Award’. La soddisfazione del rettore Zucchi: "Con le loro ricerche contribuiscono al progresso della scienza".

Pisa, traguardi internazionali  I professori Ferragina e  Manzini  nella storia dell’informatica

Pisa, traguardi internazionali I professori Ferragina e Manzini nella storia dell’informatica

Pisa ha i suoi professori da record nell’informatica: primi italiani e quarti europei. Sono i docenti Paolo Ferragina e Giovanni Manzini dell’Università di Pisa, i quali hanno ricevuto il “Paris Kanellakis Theory and Practice Award”, premio internazionale istituito nel 1996 che è considerato per rilievo nel campo dell’informatica secondo solo al Premio Turing, di fatto il Nobel della disciplina. Il prestigioso riconoscimento, assegnato ogni anno dall’Association for Computing Machinery (ACM), viene attribuito per “specifici risultati teorici che hanno avuto un impatto significativo e dimostrabile sulla pratica dell’informatica”. Tra i passati vincitori ci sono gli inventori della crittografia a chiave pubblica, dei codici a correzione di errore usati per le trasmissioni video, e degli algoritmi per il sequenziamento del DNA. I professori Ferragina e Manzini sono stati premiati per l’invenzione dell’FM-index, con risultati scientifici che hanno rivoluzionato la compressione dati e le applicazioni dell’informatica alla genomica. In altre parole hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento agli studi nei settori della compressione dati e dei motori di ricerca. Oltre ai due docenti del Dipartimento di Informatica, il premio è stato assegnato anche a Michael Burrows, ricercatore inglese che lavora a Google.

"Faccio i complimenti miei e dell’Università di Pisa ai professori Ferragina e Manzini – ha commentato il rettore Riccardo Zucchi – che con le loro ricerche contribuiscono al progresso della scienza, con un impatto diretto e concreto sulla crescita della società. Questo premio ha radici profonde, che derivano dalla grande tradizione e dai primati che l’Ateneo e Pisa vantano nell’informatica, a partire dalla Calcolatrice Elettronica Pisana (la CEP) di metà anni Cinquanta del secolo scorso, dal primo corso di laurea italiano in Informatica e dal primo collegamento alla rete Internet in Italia. Anche oggi il settore informatico pisano conferma di saper raccogliere e rilanciare le sfide del futuro, con un un prestigio che ci viene riconosciuto in tutto il mondo, grazie alla capacità di abbinare una ricerca di avanguardia con una didattica di qualità ai vari livelli della formazione, dalla laurea triennale al dottorato di ricerca".

"Il premio – ha detto il professor Manzini - è un riconoscimento agli studi nei settori della compressione dati e dei motori di ricerca, sui quali la comunità italiana è sempre stata all’avanguardia. Questa tradizione ha ispirato e nutrito le nostre ricerche di inizio anni 2000 e tutta la nostra attività di ricerca successiva". "Questo traguardo - ha aggiunto il professor Ferragina - è frutto di una ricerca che è nata ed è stata condotta in Italia, in un ambiente fertile di iniziative e collaborazioni, quale il nostro Dipartimento di Informatica. Speriamo che questo riconoscimento sia di stimolo per i giovani ricercatori e per le future generazioni di studenti che sceglieranno Pisa per i loro studi informatici".