Pisa, Lucca e Livorno: serve la ‘cura del ferro’ "Metrò di superficie, il treno da non perdere"

Le Camere di Commercio Toscana Nord Ovest e della Maremma e del Tirreno a fianco dei Comuni grazie al protocollo promosso da Ance

Migration

di Gabriele Masiero

PISA

Potenziare al più presto la tratta ferroviaria Livorno-Pisa-Lucca, aumentando la frequenza dei treni passeggeri e contribuendo così a decongestionare i centri urbani dal traffico su gomma favorendo così la mobilità sostenibile. È l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato ieri dal presidente di Ance Pisa, Matteo Madonna, con i presidenti delle Camere di Commercio Toscana nord ovest e Maremma e Tirreno, Valter Tamburini e Riccardo Breda, per dare concretezza al progetto e avviare "lo studio economico, con conseguente impegno finanziario, subordinato al coinvolgimento dei comuni interessati, della Regione Toscana e di Rfi" per pianificare un sistema di "trasporto rapido di massa su ferro che connetta Livorno-Pisa-Lucca e le loro aree urbane con il porto croceristico di Livorno e l’aeroporto di Pisa".

Il protocollo intende sollecitare la politica e le istituzioni a cofinanziare lo studio di fattibilità dell’infrastruttura e "Ance Pisa si rende disponibile a contribuire economicamente" dopo avere già investito oltre 150mila euro per definire il progetto che viene sottoposto ora all’attenzione della politica e che intende, spiega Madonna, "sfruttare l’asse ferroviario esistente e attualmente sotto utilizzato, per lo più sfruttato solo da convogli merci in orari notturni, ma con potenzialità enormi per sviluppare il traffico passeggeri in orario diurno, realizzando alcune nuove fermate sia Livorno marittima, ma anche a Pisa (nell’area del Pisa mover ai Navicelli) e Lucca (a San Concordio), in prossimità di ampi parcheggi scambiatori per favorire una mobilità sostenibile capace di decongestionare i centri urbani garantendo collegamenti in 30 minuti tra Livorno e Lucca". Tutto questo conclude il presidente di Ance, "si può fare con tempistiche e costi accessibili che permetterebbero a tutta la costa toscana di ridurre l’attuale gap infrastrutturale rispetto alla Toscana centrale".

"Il ruolo della politica - aggiunge Tamburini - è dare risposte alle esigenze dei territori: l’accordo che abbiamo appena firmato è un atto concreto di supporto a un progetto estremamente interessante che sosteniamo". Secondo il presidente della neonata Camera di commercio della Toscana nord ovest (province di Massa Carrara, Pisa e Livorno), "la realizzazione di corse speciali su una linea sottoutilizzata, favorendo gli scambi gommaferrovia, andrebbe a servire il porto di Livorno, l’aeroporto di Pisa e rappresentano un’occasione di collegamento con il resto della Toscana". Riccardo Breda, presidente della Camera di commercio Maremma e Tirreno (Livorno e Grosseto) osserva che "il ruolo delle camere di commercio è quello di sensibilizzare i decisori politici per risolvere i nodi drammatici del nostro sistema infrastrutturale: questo può e deve avvenire a partire da quelle immediatamente realizzabili, come appunto la Livorno-Pisa-Lucca: ogni euro investito in infrastrutture ne restituisce 5,6 al territorio di riferimento". E conclude: "L’area tra Livorno e Pisa è una piattaforma logistica naturale che deve essere modernizzata e fatta crescere, ma non dimentichiamo che rafforzando questi collegamenti possiamo anche superare l’isolamento delle aree di Grosseto e Massa Carrara".