ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Per non cadere nella trappola: "Mai fidarsi delle apparenze pensate sempre ai contenuti"

Alessandra Mariotti, responsabile della "gestione frodi" di Poste Italiane per il centro-nord Italia "Con le nuove tecnologie i numeri sembrano provenire da enti: serve una lettura critica".

Educazione Finanziaria: Poste Italiane nel mese di maggio promuove una serie di iniziative contro le frodi. A Pisa, il 31 maggio in collaborazione con il Comune di Pisa, si terrà un convegno proprio su questi temi per l’educazione dei cittadini a prevenire truffe e acquisire più consapevolezza. Alessandra Mariotti, responsabile Fraud management di Poste Italiane per la macroarea centro nord (Toscana, Emilia-Romagna, Umbria e Marche), ha risposto ad alcune domande più frequenti fatte dai cittadini.

Mariotti, cosa possiamo fare per riconoscere in tempo tentativi di frodi?

"Con le nuove tecnologie, i frodatori riescono a far apparire messaggi sms o telefonate come provenienti da numeri di Poste, Polizia e altri Enti. Per questo motivo è indispensabile attuare sempre una lettura critica del messaggio, ricordando che è il contenuto che fa la differenza".

Quali sono gli elementi che fanno capire con certezza che si sta trattando di un tentativo di frode?

"Anzitutto fare attenzione al tono del messaggio: se l’SMS o la mail contiene una comunicazione con toni allarmistici che reca il messaggio di una minaccia che incombe sui risparmi nei conti è certo che si tratta di un tentativo di frode. In altri casi i frodatori alias Posteinfo comunicano "accessi anomali" con link a cui accedere o, ancora, che la "carta è in fase di blocco". Il tema di fondo è sempre quello di spaventare il cliente per chiedere di fare qualcosa in tutta fretta e senza pensarci su troppo".

Quali sono le tecniche di frodi?

"A seconda di come avviene questa prima fase di contatto si parla di Smishing (SMS), phishing (e-mail) vishing (contatto telefonico). La forma di contatto più frequente, tuttavia, è un combinato: l’invio di SMS (smishing) seguito dalla telefonata".

Spesso conoscono le informazioni anagrafiche?

"Il cliente deve essere certo che si tratta di un frodatore a prescindere dalla precisione delle informazioni. Vorrei ricordare che Poste Italiane non chiede mai e per nessun motivo a nessun cliente di operare bonifici, postagiro o ricariche verso Iban".

Cosa fare in questi casi?

"Curare la privacy delle nostre informazioni personali, che spesso i frodatori carpiscono anche attraverso i social. Se nel corso della telefonata, il cliente si oppone alle richieste del presunto frodatore, assisterà ad una escalation delle minacce e dell’aggressività che non può lasciare alcun dubbio circa l’identità del nostro interlocutore".

Esistono anche molti casi dove vengono usate presunte situazioni di emergenza di un familiare?

"È un filone che coinvolge molto spesso persone anziane. Il periodo delle festività fa spesso registrare una escalation di queste tipologie di truffe. In questi casi i frodatori mandano messaggi spacciandosi per i figli o i nipoti, palesando un incidente stradale e chiedendo l’invio immediato di denaro. È capitata tempo fa che una nostra cliente anziana diceva di essere stata contattata dal nipote che si trovava in pericolo, e per questo si era recata presso un nostro Ufficio per ritirare diecimila euro da consegnare. La direttrice di quell’Ufficio Postale ha subito capito la situazione, allertando sia la figlia della signora che la polizia, la quale è riuscita anche ad arrestare il complice".