Regala telefonini e motorini a minorenni per poi abusarne sessualmente, arrestato 40enne

La polizia è arrivata a incastrare il pedofilo grazie ai social network

Violenza sui minori (Germogli)

Violenza sui minori (Germogli)

Pisa, 26 febbraio 2016 - Adescava i ragazzini e le minorernni con regali, ricariche telefoniche, telefonini, soldi, addirittura comprando loro dei motorini. Del resto lui è un uomo facoltoso. Lo scopo di quel dispendio di denaro era poi abusare degli adolescenti. Il pedofilo, un 40enne pisano, fortunatamente è stato fermato e arrestato tempestivamente dala polizia Postale con il coordinamento della Procura della Repubblica di Firenze e sotto la supervisione del Servizio Centrale e del Compartimento Polizia Postale Toscana, a seguito dell’emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura Distrettuale di Firenze che ha diretto le indagini.

Le indagini sono partite dalle denuncia della madre di uno dei ragazzini, che aveva scoperto la conversazione su Whatsapp tra il figlio e il presunto adescatore che spiava i profili facebook dei ragazzini in modo da intercettare i loro gusti. Dotato di una personalità definita «eclettica» dagli stessi investigatori, era in grado di proporsi in modo diverso a seconda delle preferenze del giovane. Così si spacciava di volta in volta come appassionato di moto, o di calcio, o come esperto di musica. Spesso, conquistata la fiducia dei ragazzini, si faceva inviare immagini e video che li ritraevano in pose hard.

Poi passava alle vie di fatto proponendo degli incontri e convincendoli ad avere rapporti sessuali con lui, sempre non protetti, in cambio di soldi. Offriva dai 30 ai 300 euro. Denaro con cui i minorenni, nessun dei quali proveniente da famiglie con problemi economici, acquistavano vestiti di marca e cellulari di ultima generazione. Secondo quanto appreso, alcuni si sarebbero tirati indietro all'ultimo momento, giudicando l'offerta economica troppo bassa. Gli incontri avvenivano in auto, in luoghi appartati come i parcheggi dei cimiteri o dei supermercati in orario di chiusura. In un caso il 40enne, invaghitosi in modo particolare di un 16enne, lo avrebbe costretto a salire in auto minacciandolo con una pistola.

Nell'occasione però i due non avrebbero consumato un rapporto. Tempo prima l'uomo, persona «ad alta pericolosità sociale» come viene definito dal gip nelle carte, avrebbe minacciato addirittura la fidanzatina del 16enne per allontanarla da lui. Il primo arresto del 40enne per reati relativi alla prostituzione minorile risale al 2008. In passato avrebbe adescato le giovani vittime anche con regali, tra cui apparecchi elettronici e in un caso un motorino. Finito ai domiciliari per alcuni mesi, nel 2013, avrebbe continuato ad adescare minorenni usando lo smartphone.

 

 

In tale contesto si è rivelato particolarmente prezioso il lavoro svolto quotidianamente nelle scuole dagli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, che in tal modo hanno potuto acquisire direttamente le segnalazioni delle attività di adescamento attraverso Facebook, Whatsapp .Da quel momento in poi è partita un’intensa e delicata attività di indagine fatta di intecettazioni telefoniche e telematiche, audizioni di minori delle province pisana e fiorentina, unitamente agli accertamenti effettuati attraverso gli strumenti propri delle investigazioni tradizionali.