ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Terremoto nel Pd pisano: Schlein azzera tutto

Commissariati i vertici, a guidare la fase di transizione sarà l’onorevole Peluffo. Reazioni a catena dopo il taglio netto imposto dalla segretaria del Partito

Terremoto nel Pd pisano: Schlein azzera tutto

Pisa, 17 luglio 2025 – Il Nazareno ci dà un taglio netto con la lunga e travagliata vicenda del Congresso comunale pisano. Dopo mesi di scontri interni, accuse reciproche e ricorsi incrociati sul tesseramento, Elly Schlein mostra il pugno duro: azzeramento dei vertici e commissariamento della federazione provinciale di Pisa.

A guidare la fase di transizione sarà l’onorevole Vinicio Peluffo, parlamentare lombardo e figura di fiducia della segreteria Schlein, incaricato di riportare ordine nel partito locale attraversato da fratture sempre più profonde.

A ufficializzare la decisione è stato il responsabile organizzativo del Nazareno, Igor Taruffi. Una mossa che fotografa l’impasse totale in cui era piombata la federazione pisana, divisa tra l’area riformista e l’area Schlein. A nulla è servito il tentativo di mediazione affidato a Diego Blasi, emissario inviato dalla segreteria regionale, che nelle scorse settimane aveva provato a ricucire lo strappo tra i due fronti. La contesa, inizialmente politica, è presto degenerata in una battaglia formale e legale sul tesseramento. Al centro dello scontro, le figure di Mario Iannella, candidato sostenuto dall’area riformista, e Marco Biondi, anche lui riformista ma vicino ai vertici nazionali.

“La segretaria Elly Schlein – si legge nella nota del Pd – ha formalizzato alla Commissione Nazionale di Garanzia il commissariamento della Federazione Pd di Pisa. Una scelta necessaria per affrontare con maggiore solidità e unità i prossimi passaggi elettorali, a partire dalle regionali”.

Il provvedimento è stato definito da Blasi “forte e necessario in una fase complessa e delicata”.

Una decisione che invece, secondo il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, è “incomprensibile”. Per Mazzeo, infatti, sostenitore energico del candidato riformista, non ci sarebbero gli elementi “che giustifichino il commissariamento".

Stupore e sgomento anche da parte dell’ex deputato Stefano Ceccanti: “In un partito realmente democratico un commissariamento deve essere puntualmente motivato non sulla base di generiche esigenze di equilibri politici o di dissensi di merito, ma di puntuali e gravi irregolarità che non mi sembrano esistere".

L’annuncio, infatti, secondo Ceccanti, è arrivato prima che l’iter del commissariamento risultasse avviato. “Ad oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale – dice infatti il segretario provinciale (commissariato) Oreste Sabatino – anche perché, stando alle notizie pubblicate, l’iter del commissariamento risulta avviato ma non ancora formalmente concluso".

“E’ un segnale importante da parte del partito nazionale, che dimostra di avere intenzione di affrontare le elezioni imminenti in un quadro ordinato e rafforzato» e che «consentirà di sanare le divisioni interne”.