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Patto tra Mit di Boston e Iit-Cnr Ricerca congiunta sulla mobilità

Fuga di cervelli: Pisa inverte la rotta: due ricercatori potranno usare laboratori oltreoceano rimanendo in organico qua.

Patto tra Mit di Boston e Iit-Cnr Ricerca congiunta sulla mobilità

Fuga di cervelli? Il Cnr di Pisa inverte la rotta per diventare un esempio a livello nazionale. Due ricercatori infatti dell’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iit) potranno usare le strutture, i laboratori del Mit di Boston rimanendo nell’organigramma del Cnr; insomma le radici al Cnr pisano e le fronde attraversano l’oceano. L’accordo è stato siglato con la "Mobility initiative" del Massachussets institute of technology di Boston (Mi-Mit), accordo fortemente voluto dal direttore del Cnr-Iit, Marco Conti e dal direttore del Mi-Mit Jinhua Zao. La convenzione prevede che i ricercatori del Cnr- Iit, Paolo Santi e Maria Elena Renda possano svolgere la loro attività nei laboratori del Mit, La "Mobility initiative" è un’attività di ricerca portata avanti dal Mit di Boston, uno dei centri di eccellenza della ricerca mondiale, con lo scopo di rispondere alle grandi sfide della mobilità urbana portate dalle nuove con obiettivi comuni in tutto il pianeta (dalla decarbonizzazione alla giustizia sociale). Il Cnr-Iit è erede dei pionieri informatici che collegarono nel 1986 l’Italia alla Rete. Lo stesso Cnr-Iit è uno dei principali istituti di ricerca nazionale che si occupano di computer science e di tutti quegli ambiti di studio che riguardano Internet e le sue evoluzioni sociali e tecnologiche, dall’intelligenza artificiale alla cybersecurity, dalle applicazioni per la salute allo studio delle reti 6G fino alla ricerca di frontiera sulla Quantum Internet. Il Cnr-Iit assieme al Cnr-Icar ha siglato, un accordo con Ibm per entrare nel Quantum-Ibm. Il direttore Conti è anche il coordinatore scientifico della Fondazione "Fair" con sede al Cnr pisano che gestirà i 110 milioni di euro stanziati dal Pnrr sull’intelligenza artificiale. "La collaborazione tra il Cnr-Iit ed il Mit – spiega Conti - vuole rafforzare le opportunità di interazione tra i loro ricercatori, la possibilità di strutturare progetti comuni e di portare a sviluppi di ricerca importanti nel campo della urban mobility, cioè della matematica e dell’informatica applicate agli studi sulla mobilità. Obiettivo comune contribuire a una mobilità urbana più sostenibile, con benefici individuali e sociali in termini di privacy, salute e riduzione dell’inquinamento, del traffico e dei costi".