"Parco troppo ristretto" Gli esperti bocciano il piano

Il Comitato scientifico giudica "insufficiente la prozione di territorio inclusa nell’area protetta secondo la bozza di nuova perimetrazione". La battaglia.

"Parco troppo ristretto"  Gli esperti bocciano il piano
"Parco troppo ristretto" Gli esperti bocciano il piano

"Il Parco di San Rossore perde pezzi pregiati come Coltano".

Se fosse veramente così come sostengono la lista civica Diritti in Comune, Città ecologica e il comitato per la difesa di Coltano, il nostro Parco andrebbe in contro tendenza con le leggi europee , non ultima quella approvata due giorni fa che prevede il recupero ad aree protette del 20% delle terre e dei mari nazionali. La posizione di Francesco Auletta della lista civica prende spunto e si fa forza non da congetture bensì dal parere del comitato scientifico del Parco stesso, un comitato di cui fanno parte esperti di Unipi e di Cnr.

Il comitato scientifico infatti nel verbale del Piano integrato del Parco (Pip) del 12 giugno scrive: "Riteniamo comunque, come argomentato di seguito su base scientifica, insufficiente la porzione di territorio inclusa nell’area parco secondo l’attuale proposta di perimetrazione. Specialmente in un momento storico in cui sia a livello globale, sia europeo, che anche a livello di politiche regionali toscane, si invoca un aumento dell’estensione delle aree protette rispetto alle attuali, appare infatti inconcepibile e inspiegabile non includere nell’area protetta porzioni di territorio di elevato interesse naturalistico, attualmente relegate ad ‘area contigua’".

La Nazione ha recuperato dall’albo pretorio del Parco, il testo integrale del comitato scientifico e si riporta quanto segue: "In particolare, il comitato scientifico evidenzia che vi sono almeno sei zone che, in virtù del valore e interesse naturalistico evincibile dalla letteratura scientifica, a nostro avviso devono essere incluse nell’area parco: le dune di Calambrone, la porzione settentrionale dell’area umida di Massaciuccoli, i boschetti a prevalenza di alloro a Coltano (e aree immediatamente contermini), i boschi immediatamente all’interno dell’abitato di Calambrone, i boschi immediatamente all’interno dell’abitato di TirreniaMarina di Pisa 6) il sito di crescita di Symphytum tanaicense (specie a grave minaccia di estinzione ) a Casa Gorizia. Auspichiamo fermamente che queste aree possano diventare parte integrante dell’area parco, che altrimenti risulterebbe privato di alcune delle sue maggiori peculiarità naturalistiche".

Città ecologica e il comitato per la difesa di Coltano rintuzzano la polemica: "Avanti, nel caos e nell’arroganza, con evidenti forzature politiche e significativi silenzi: il piano Integrato è stato approvato, per quanto di propria competenza, dal Comitato direttivo del Parco in data 10 luglio 2023, ed inviato in Regione per il proseguimento dell’iter di approvazione. Ma è clamorosa la mancanza del parere, obbligatorio, della Comunità del Parco formata dalle due province e i cinque comuni ricompresi nel Parco: il termine perentorio dato per esprimersi non è stato rispettato. E se il metodo del silenzio-assenso equipara l’assenza di parere a un parere favorevole, la forzatura istituzionale è colossale". Auletta conclude dicendo: "Non è, infatti, pensabile che l’iter del Piano vada avanti senza che i Comuni si siano espressi come previsto dalla normativa. Chiediamo immediatamente chiarezza ai sindaci sia per quanto concerne la posizione politica della Comunità sul Piano sia sul suo iter. Sarebbe irresponsabile, vista la posta in gioco, fare come Ponzio Pilato, "giocando" sul silenzio-assenso".

Carlo Venturini