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Ospedale, le nuove frontiere dell’automazione Il robot consegna le provette-analisi in 7 minuti

Il governatore Giani all’inaugurazione dei nuovi laboratori a Cisanello: "Polo all’avanguardia per ricerca ed innovazione tecnologica"

di Gabriele Masiero

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Sguardo, cuore e cervello oltre il Covid. Può essere sintetizzata così la nuova area dei laboratori di analisi a elevata automazione dell’ospedale di Cisanello, attiva da tempo ma inaugurata ufficialmente ieri alla presenza del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dell’assessore alle politiche sociosanitarie Gianna Gambaccini e del rettore dell’università, Paolo Mancarella con il direttore del Dipartimento di Medicina di laboratorio Romano Danesi, il project leader della riorganizzazione dei laboratori Maria Rita Metelli, il direttore UO Laboratorio di analisi chimico-cliniche Giovanni Pellegrini. E dove un robot che trasporta fialette impiega 7 minuti, lungo il percorso interno, per portare i campioni biologici a destinazione. Il robot Evo passa continuamente durante il giorno nei corridoi per smistare i vari campioni per gli esami di routine dalla piattaforma dell’accettazione alla preanalitica dipartimentale, ai vari laboratori specialistici ed è un ormai un nuovo "collega" di lavoro per i sanitari.

Qui, ha spiegato il direttore generale dell’Aoup, Silvia Briani, "c’è tutta l’area di biochimica e patologia clinica e della posta pneumatica dei campioni delle urgenze che, presto, arriveranno non solo dal pronto soccorso ma da tutto il resto dell’ospedale anche per l’attività ordinaria: gradualmente qui sono state centralizzate le attività comuni delle anatomie patologiche, le due microbiologie e la virologia, con i laboratori di biosicurezza per il contenimento degli alti patogeni, e ora sono operative le nuovissime macchine del laboratorio di analisi chimico-cliniche". Per Giani, "in sinergia con l’Università, stiamo dando risposta concreta alla scelta strategica di realizzare a Cisanello un polo ospedaliero all’avanguardia per ricerca e innovazione tecnologica non solo per l’area pisana ma per tutta la costa toscana, rispondendo a quell’economia di scala applicata alla sanità che assume sempre più un significato".

Cuore pulsante del nuovo polo di analisi è l’Edificio 200: i primi blocchi di questa piastra diagnostica furono realizzati nel 2012, ma la riorganizzazione e razionalizzazione di questo settore nevralgico dell’ospedale è partita fin dal 2007 con l’istituzione di una commissione mista Aoup-Università che doveva eliminare frazionamento e ridondanza delle attività analitiche in troppi laboratori su due presidi ospedalieri ed evitare la dispersione delle risorse tecnologiche. "Siamo nel cuore della ‘rivoluzione’", ha concluso Giani seguendo il percorso di Evo fino alla destinazione finale.

E questa una rivoluzione lo è davvero per un ospedale ad alta vocazione chirurgica in cui le attività laboratoristiche assistenziali sono il cardine di tutta l’elevata specializzazione. La medicina di laboratorio è il fulcro della diagnostica clinica, dei percorsi assistenziali multidisciplinari e della medicina personalizzata. Il know-how è elevatissimo, con innovazioni tecnologiche continue. Questo dipartimento dell’Aoup ogni anno eroga circa 8 milioni di esami e ha dimostrato di essere al passo con i tempi, come dimostra la certificazione di qualità ISO 9001 ottenuta nel 2020. Un attestato che significa conformità dei processi coinvolti nella certificazione (manipolazione dei campioni, procedure di esecuzione degli esami, controllo e riferibilità dei dati analitici, interpretazione e refertazione dei risultati delle analisi) e che si traduce in integrazione ottimale fra ricerca e assistenza, capacità di associare indagini prognostiche e predittive a scelte terapeutiche mirate e personalizzate.