REDAZIONE PISA

"Orgoglio e privilegio: facciamolo tutti"

Prosegue la campagna tra gli operatori: "Gesto importante per noi e per gli altri". 3500 sanitari coperti in 10 giorni. Cinque nuovi decessi

di Antonia Casini

PISA

Orgogliosi e felici. Perché non è certo la fine, ma un inizio sì. Ieri si sono vaccinate circa 340 (220 il primo) persone in un giorno in cui il bilancio dell’Asl parla di altri 5 morti di Covid (una 70enne e una 99enne di Cascina, un 70enne di San Giuliano, un 79enne di Fauglia e un 69enne di Calci). Entro l’11 gennaio saranno somministrate le 3470 dosi (tante le prenotazioni tra le categorie prioritarie). Tra di loro c’è la dottoressa Laura Del Bono (nella foto): "Sono molto fiera e grata di aver avuto questa occasione. Una soddisfazione personale e una delle prime cose belle di questo 2021. La dottoressa Del Bono lavora in Malattie infettive dal 1989 e ha vissuto tanti altri incubi come l’Aids. "All’epoca dire a un paziente che era sieropositivo, significava comunicargli che sarebbe morto dopo 3 anni. Ora non è più così". Ma chi lavora nel settore, sapeva che sarebbe arrivata una pandemia. "Lo paventavamo da tempo. Abbiamo visto l’aviaria, rientrata, la Sars. Era prevedibile che, prima o poi, si sarebbe diffuso qualche virus capace di infettare tante persone. Nella fase iniziale siamo stati colti un po’ tutti di sorpresa, ma perché i dati che arrivavano dalla Cina non erano proprio così trasparenti. Sono stati fatti sforzi importanti per contenere l’epidemia. E anche uno grande interno all’Azienda ospedaliera".

A chi ha dubbi sulla vaccinazione, spiega: "Chi esita è perché è figlio di una cattiva comunicazione. E’ un gesto importante per se stessi e per la collettività. Più riusciremo a raggiungere in tempi brevi un’alta percentuale di copertura, più la circolazione del virus si fermerà".