ILARIA VALLERINI
Cronaca

I ponti del Pisa Jazz Rebirth. Vibrazioni e linguaggio universale

Partito il countdown verso la quinta edizione dal 1° al 28 luglio al Giardino Scotto: il programma completo

Partito il countdown verso la quinta edizione dal 1° al 28 luglio al Giardino Scotto: il programma completo

Partito il countdown verso la quinta edizione dal 1° al 28 luglio al Giardino Scotto: il programma completo

PISAIl jazz torna a far vibrare la città di Pisa con il suo linguaggio universale capace di generare connessioni e costruire ponti. E’ partito il countdown verso la quinta edizione di Pisa Jazz Rebirth, dal 1° al 28 luglio nella cornice del Giardino Scotto. Il festival è nato dal progetto Pisa Jazz a cura dell’associazione ExWide, direzione artistica di Francesco Mariotti, contributi di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, Pisamo, Toscana Energia e Chianti Banca. Tra i primi nomi annunciati l’icona del jazz etiope Mulatu Astatke (nella foto), il 6 luglio a Pisa per l’unica data italiana del tour di addio alle scene "Mulatu Plays Mulatu" (in collaborazione con Pisa Folk e The Thing).

L’11 luglio tocca al leggendario batterista Billy Cobham, pioniere del jazz fusion col rivoluzionario progetto live "Time Machine", che riporta in vita pezzi storici dell’artista newyorchese collaboratore di Miles Davis; Makaya McCraven, descritto da New York Times e Rolling Stone come "sintetizzatore culturale" capace di fondere jazz, folk e innovazione (9 luglio); Kismet, nuovo quartetto di due mostri sacri della musica, il bassista Dave Holland e il sassofonista Chris Potter, affiancati da Kevin Eubanks e Obed Calvaire (20 luglio); Ambrose Akinmusire, superlativo trombettista californiano capace di mescolare jazz, hip-hop e contemporanea con il nuovo album "Honey from a Winter Stone" in collaborazione col rapper Kokayi e il quartetto d’archi Mivos Quartet (16 luglio); Isaiah Collier, volto della nuova scena jazz di Chicago (8 luglio); Knower, da Los Angeles il progetto del batterista e produttore nominato ai Grammy Louis Cole e della cantante Genevieve Artadi (15 luglio). "The Universal Language è il tema dell’edizione 2025: affermazione chiara e attuale, che attraversa geografie sonore ed estetiche diverse con al centro la forza comunicativa e sociale della musica", spiega il direttore artistico Mariotti. Intanto, per scaldare i motori, da domani inizia la rassegna di eventi collaterali nel chiostro di Palazzo Blu introdotti da Francesco Martinelli, istituzione nell’ambito della storia del jazz e fondatore dello storico Circolo Jazz Pisa. A battezzare la kermesse, domani alle 21.30, sarà la pluripremiata pianista e songwriter Olivia Trummer. E ancora: il trio formato da Barbara Casini, Anais Drago e Barbara Piperno con "Babanaì", in tributo al suono del Brasile (19 giugno); Ada Montellanico con Simone Graziano e Filippo Vignato in "Radici", che esplora la storia del blues (22 giugno). La musica del grande Pino Daniele conclude il cartellone, il 26 giugno, interpretazioni di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello. Info: www.pisajazz.it.

Ilaria Vallerini