Stop fino al 2025 alle operazioni di cataratta programmate dall’Aoup. Lo denuncia il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, che annuncia un’interrogazione ad hoc alla Regione Toscana. Immediata la replica dell’azienda ospedaliero universitaria pisana che smentisce l’ipotesi di un rinvio di mesi degli interventi confermando però un rallentamento dell’attività programmata per fare spazio ad altri interventi più urgenti. Ma andiamo con ordine. "Un cittadino - racconta Petrucci - doveva essere sottoposto a un’operazione di cataratta in questi giorni all’ospedale Cisanello di Pisa, ma la struttura gli ha comunicato che l’intervento sarà rimandato all’inizio del prossimo anno. Quando il paziente ha chiesto spiegazioni gli è stato riferito che tutti gli interventi di questo tipo programmati e non urgenti sono stati posticipati al 2025 per motivi non ben specificati. Sono preoccupato da questa repentina sospensione dell’attività operatoria dell’ambulatorio oculistico". In questo modo, aggiunge il consigliere regionale, "si allungano ancora di più le liste d’attesa e conosciamo tutti quali siano le immani difficoltà del sistema sanitario nel riuscire a smaltirle".
"Già lo scorso anno - ricorda l’esponete di Fratelli d’Italia - erano state interrotte le operazioni oculistiche programmate e non urgenti per essere rimandate all’inizio del 2024. Allora l’ospedale si giustificò sostenendo che la chiusura delle sale operatorie era dovuta a lavori di manutenzione non rimandabili in alcune sale al primo piano dell’Edificio 30 a Cisanello. Stavolta quale sarebbe la motivazione? Ho quindi presentato una interrogazione in Consiglio regionale per conoscere le cause della sospensione delle operazioni di cataratta e se sono previste altre interruzioni dell’attività operatoria a Cisanello". Immediata la replica dell’Aoup: "Non c’è nessuna sospensione degli interventi chirurgici di cataratta, come viene segnalato, ma solo un rallentamento nella programmazione di queste sedute operatorie, che vengono comunque garantite per tutti i pazienti entro sei mesi come stabilito dalla Regione Toscana (salvo qualche urgenza che dovesse verificarsi e che verrebbe presa in carico prima, come dovuto)". Secondo l’Aoup "la rimodulazione è stata decisa per lasciare spazio a patologie più a rischio di pregiudizio della vista, visto che la cataratta è una malattia a lenta progressione e quindi la dilazione nel tempo dell’intervento non pregiudica dal punto di vista clinico la salute degli occhi né inficia l’efficacia dell’intervento: abbiamo sempre avuto i tempi di attesa più bassi e ne è riprova il fatto che da gennaio a luglio gli interventi di cataratta sono stati già 2500 (in tutto il 2023 erano 3 mila) e quindi la produzione non è calata ma in significativo aumento".
Gab. Mas.