Omicidio del parrucchiere, l'assassino resta in carcere: "Ecco perché l'ho ucciso"

Esclusa la premeditazione per Mourad Talbi accusato di aver ucciso il barbiere in via Corridoni. Il sindaco scrive al ministro Lamorgese: "Più agenti in città e posto avanzato interforze in zona Stazione"

Pisa, 11 agosto 2022 - "Anche lui mi ha fatto del male in passato". Il 37enne di origini tunisine, Mourad Talbi, che si è autoaccusato dell’omicidio di Halim Hamza, il barbiere di via Corridoni, resta in carcere. Durante la convalida, ha ripetuto il suo racconto delirante davanti alla gip Nunzia Castellano su presunti abusi subiti che sarebbero in qualche modo legati anche alla figura del giovane ucciso. Ha aggiunto altri nomi rispetto ai precedenti e ha risposto alle domande. Presente il pubblico ministero Egidio Celano che coordina le indagini della squadra mobile e dei carabinieri davanti ai quali l’uomo reo confesso, difeso dagli avvocati Massimo Parenti e Cristina Masetti di Firenze, si è presentato domenica pomeriggio, poco dopo il fatto. Avendo lasciato il coltello poco lontano dal corpo. Arma che ha detto di aver rubato nel primo pomeriggio di quel giorno in un negozio cinese vicino a Massa dove era andato con il treno. I suoi legali hanno chiesto di escludere la premeditazione perché non ci sarebbero i termini. Talbi ha confermato la prima versione. Raccontando di aver conosciuto il parrucchiere 4 anni prima. Ha ammesso anche di "aver assunto droga la mattina stessa" (ha problemi di tossicodipendenza) e ha riferito che non dormiva da tre giorni. La difesa sta valutando una perizia psichiatrica.

Gli investigatori stanno ora ricostruendo a ritroso le ultime ore di Halim, che lascia una moglie e due bambini: stamani riceveranno, grazie all’Unità migranti, il permesso di soggiorno per l’ultimo abbraccio al marito-padre e saranno incontrati poi in Comune dall’assessore Poli. E’ stata organizzata una raccolta fondi per loro. Ma si sta cercando di capire anche che cosa abbia fatto prima Talbi. Telecamere, testimonianze e telefoni al setaccio. E gli orari. "Intorno alle 17.10 circa – si legge in una nota congiunta Questura-Arma - il personale della Volante (che si trovava già in zona, ndr ), transitando lungo via Corridoni, si avvedeva della presenza di un uomo riverso sul marciapiede con una vistosa ferita". I soccorsi, l’arrivo della mobile e le comunicazioni poi con il Norm: in caserma, nel frattempo, si era presentato proprio il 37enne. "Il delitto – si legge ancora – risulta privo di specifiche connotazioni territoriali". Intanto il sindaco Conti ha inviato una lettera al ministro Lamorgese chiedendo l’"istituzione di un presidio fisso interforze in zona Stazione", "aumento del personale delle forze dell’ordine per garantire controlli quotidiani e puntuali e una maggiore efficacia nell’applicazione dei provvedimenti di espulsione". In una città "già penalizzata dalla soppressione del progetto ‘Strade Sicure".