Un restauro attesissimo sia dai marinesi che dai cultori del mito di Gabriele D’Annunzio. Partiti i lavori di consolidamento e restauro di Villa Romboli, meglio conosciuta come "Casa delle rondini". Dal 2008, più che le rondini vi potevano nidificare i corvi tanto il suo aspetto era spettrale, degno della casa della famiglia Addams. Ora i lavori sono stati affidati alla cooperativa Cmsa, la stessa che sta lavorando al nuovo Santa Chiara a Cisanello. I lavori gli sono stati attribuiti dalla Marina development corporation (Mdc), società attiva nello sviluppo di progetti immobiliari ad uso misto ancorati a porti turistici. "Disabitata dalla Grande Guerra, sarà completamente restaurata con un progetto che salvaguarderà il valore storico dell’immobile e il maggior numero possibile di elementi originali: dai fregi esterni ai pavimenti, alle volte affrescate" fanno sapere dalla Mdc. Villa Romboli fu il complice, e soleggiato scenario degli incontri tra il poeta Gabriele D’Annunzio e la musa ispiratrice di molte liriche de l’Alcyone, la bella Eleonora Duse. La struttura risalente agli inizi dell’800, era in balìa degli elementi più che delle effusioni tra i due ospiti illustri. Il tetto era uno scheletro e scheletrite sono le due palme che fanno da sentinella a ciò che resta del portone principale. Su internet, alcuni blogger, prima che partissero i lavori del cantiere, erano riusciti a fare una serie di foto anche interne e si vedono chiaramente le vestigia di affreschi. In tantissimi purtroppo, ancora oggi si sono dimenticati di quelle mura e di quella balaustra liberty sul balcone della facciata.
Se ne sono dimenticati forse, persino i pisani più schietti che vanno al mare di rotonda in rotonda, passando rapidi difronte ad una memoria scheletrita; un biglietto da visita per i turisti ed i bagnanti veramente indegno per il nostro litorale. Accanto a quel prezioso recupero messo in essere dalla Mdc, ci vorrebbe un "recupero della memoria". Qualche anno fa, l’associazione "Dannunziana Pisa" e la Proloco Litorale organizzarono un tour con l’esperto di storia pisana Roberto Sonnini . Il tour si fermò proprio davanti a quella villa per la lettura e la recita di alcuni brani de L’Alcyone. D’Annunzio, in quel suo soggiorno pisano assieme alla Duse, compose diverse liriche e poi omaggiò quel luogo dove fiume e mare si congiungono e si mescolano, scrivendo: "Ho passato questi giorni in una quiete profonda, disteso in una barca al sole. Tu non conosci questi luoghi: sono divini. La foce dell’Arno ha una soavità così pura che non so paragonarle nessuna bocca di donna amata. Avevo bisogno di questo bagno e di riposo nel silenzio delle cose naturali. Ora sto molto meglio".
Carlo Venturini