Nuova convenzione: "Così la piscina è salva"

Il Comune rinnova l’accordo con la Gesport e lo prolunga fino al 2033: "Strategica per il territorio. Non vogliamo che chiuda"

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di Saverio Bargagna

Rilanciare la piscina comunale andando incontro alle esigenze di centinaia di persone che – quotidianamente – frequentano la struttura. Nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza ha deciso per l’approvazione della convenzione riguardante il polo natatorio. Di fatto si andrà a rivedere e integrare la convenzione già esistente tra il Comune e la società Gesport Srl che sarebbe terminata nel 2030. "In quell’accordo – spiega il sindaco Michelangelo Betti – si parlava di lavori da effettuare a carico della società. Lavori che non sono stati eseguiti non per colpa della Geasport, ma in quanto è intercorsa una mancata conformazione urbanistica della zona". "La proroga della concessione per altri tre anni (la scadenza quindi è fissata al 31 dicembre del 2033 ndr) – continua il primo cittadino – si rende pertanto opportuna non solo per i mancati introiti dovuti a quegli interventi non effettuati, ma anche per gli effetti limitativi dell’attività a causa della pandemia e l’aumento delle spese".

Una scelta ben precisa fatta dall’amministrazione. "Riteniamo opportuno – aggiunge il sindaco – ddover valorizzare un polo natatorio che conta 30 corsi nella fascia da 3 mesi a 6 anni, 126 corsi per tutte le età, l’attività estiva e oltre 800 iscritti, con una squadra agonistica fatta da 150 atleti. Senza contare che le piscine di Cascina supportano le attività delle scuole, soprattutto del Liceo sportivo, offrendo un luogo di aggregazione e socializzazione di cui ci sono pochi esempi in provincia, dove tanti impianti sono stati chiusi".

In definitiva, la giunta ha puntato a salvare la piscina per mantenere aperto un luogo di aggregazione e socializzazione frequentato da tantissimi giovani. "Quando abbiamo scelto di dare una mano al polo natatorio – aggiunge l’assessora allo sport Francesca Mori – è perché prima del Covid giravano nella struttura qualcosa come 2000 persone l’anno. Al di là dei corsi e dell’agonismo, la piscina accoglie la disabilità gratuitamente, è un punto di riferimento per il liceo sportivo e i gestori hanno avuto il coraggio di provare a restare aperti in periodo Covid, quando i costi erano aumentati. Hanno fatto di tutto per offrire ai cascinesi, un luogo dove poter fare sport e ritrovarsi in tutta sicurezza".

"Ci tengo a sottolineare che ridefiniamo una convenzione in base a due elementi principali – conclude il sindaco Betti –: il contesto generale dettato dal Covid e dal caro-energia, e quello strutturale della piscina unito al rapporto con la società che la gestisce. Andiamo a sistemare la situazione che si è venuta a creare con la mancata conformazione urbanistica. Tra il 2015 e il 2020 non sono state fatte scelte di nessun tipo e ritengo che si sia perso molto tempo". "Noi – conclude Betti –, appena usciti dalla pandemia, ci siamo chiesti dove intervenire e la piscina rientra a pieno titolo tra questi interventi. Francamente preferisco venire in consiglio comunale e ricevere critiche su un atto che consente di tenere aperta la piscina e mantenere un servizio importante per il territorio cascinese e non solo, piuttosto che ricevere un’interrogazione sul perché sia stata chiusa la piscina a Cascina".