Nuova ciclopista sul prato "No a colate di cemento"

La giunta vara il progetto definitivo da Largo Cocco Griffi a via San Ranierino che scorre sotto le Mura. L’altolà della Città Ecologica: "Scelta sbagliata"

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La Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi il progetto definitivo per la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale in via Contessa Matilde da largo Cocco Griffi fino a via San Ranierino, a ridosso del complesso monumentale di piazza dei Miracoli. Il nuovo percorso realizzato lungo la fascia di terreno che scorre lungo le Mura di Pisa, spiega una nota dell’amministrazione, "sostituirà in quel tratto di strada l’attuale pista ciclabile posta sul lato opposto della carreggiata, che manca di sede protetta". "Abbiamo pensato di prevedere - osserva l’assessore alla Mobilità, Massimo Dringoli - la nuova pista sull’altro lato della strada, lungo le Mura storiche, per migliorare la sicurezza dei ciclisti, minata attualmente dal fenomeno dei parcheggi abusivi da parte degli automobilisti. Si tratta dunque di un intervento mirato a migliorare la fruizione della viabilità ciclabile e riqualificare un asse di collegamento tra i più importanti, come la connessione est-ovest della città. Per realizzarla ci siamo prima rapportati con la Soprintendenza che ci ha approvato il progetto che è stato già predisposto per la prima parte fino a via San Ranierino. Abbiamo inoltre a disposizione i finanziamenti del Pnrr destinati all’ampliamento della mobilità ciclabile in città, per cui i lavori potranno iniziare a breve e dovranno essere conclusi entro il prossimo ottobre. Il progetto poi proseguirà in un secondo momento, per completare la pista ciclabile lungo le mura fino a Largo San Zeno, quando ci saranno ulteriori fondi a disposizione".

L’intervento, per un costo complessivo di 300 mila euro, si inserisce nella fascia verde esterna appena adiacente alle Mura, anticamente utilizzata a carattere difensivo ed attualmente adibita a prato, che resteranno tali intorno al tracciato. La pista sarà costituita da calcestruzzo architettonico, conclude l’amministrazione, come quella già presente, di colore terra calcari marroni. La scelta di mantenere lo stesso materiale è per ottenere un minimo impatto ambientale della nuova opera, andando a simulare un percorso sterrato o inghiaiato all’interno del prato. Scelta che però non convince Pierluigi D’Amico, presidente dell’associazione ambientalista La Città Ecologica, che la definisce "una scelta sbagliata, sotto tutti i punti di vista: è sbagliato pensare di cementificare, anche se in parte, il prato a ridosso delle mura ed è sbagliato realizzare una stretta pista ciclopedonale sul prato anziché fare la scelta opposta e più ragionevole di mantenere la separazione tra pedoni e ciclisti completando la pista esistente, proteggendola per rendere sicuro il suo uso e impedire la sosta abusiva che ne compromette l’utilizzo". Gab. Mas.