SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

Notte di follia nel cuore di Cisanello Esplode bancomat, raid nei negozi

Danni ingenti e banda in fuga con la cassaforte. Qualche minuto prima anche due furti: le indagini

di Saverio Bargagna

Una notte di ombre, danni ed esplosioni quella di via Bargagna, arteria del quartiere di Cisanello. E, se vogliamo, anche una notte di misteri: i furti nelle attività perpetrati intorno alle tre di notte sono, in qualche misura, riconducibili al bancomat fatto saltare in aria poco più di un’ora dopo? Certo, la coincidenza è sospetta anche se – in onestà – è difficile ritenere che una banda di professionisti, armati di gas esplosivo, si dedichi anche alla microcriminalità alla ricerca di fondi cassa o spiccioli delle slot machine. Ad ogni modo le indagini affidate ai carabinieri dovranno cercare di stabilire se vi è un nesso fra questi strani fatti, oppure se si tratta di mere coincidenze criminali.

Ma che cosa è successo in via Bargagna? L’episodio più grave, senza dubbio, alle 4.30 del mattino. Lo sportello bancomat della "Bpm" viene riempito di gas acetilene. Una volta saturo la banda avvia l’innesco e lo sportello automatico esplode in mille pezzi. Un boato terrificante che desta l’allarme e sveglia più di una famiglia in zona. I criminali raccolgono la cassaforte ormai "nuda" con dentro qualche decina di migliaia di euro e fuggono via a gambe levate senza lasciare traccia. O meglio le tracce sono quelle della devastazione post esplosione. I danni sono così ingenti che, da quanto si apprende, la banca rimarrà chiusa per l’intera settimana e i dipendenti e i correntisti saranno dirottati alla filiale di Ghezzano. In terra, alle sei del mattino, vi sono ancora banconote da venti euro bruciate e vetri sparsi ovunque. Le foto (qui a fianco) raccontano molto di più di tante parole. Il conteggio esatto del bottino, ad ogni modo, sarà fatto nelle prossime ore. Intanto i carabinieri stanno vagliando le telecamere della zona per raccogliere i primi importantissimi indizi.

Se il colpo alla banca pare opera di professionisti – generalmente bande che vengono da fuori città – di tenore ben diverso sono i furti nelle due attività di via Bargagna. Il primo caso è delle 2.38. Stessa via, stessa notte. Due ladri, ripresi dalle telecamere, fanno irruzione all’interno del bar ‘I chicchi di grano’. Il titolare Angelo Burghetti racconta così: "Hanno rotto la finestra che dà sul fondo del locale. Un bel danno. Poi le telecamere riprendono un uomo che prova a scappare con le slot machine, ma essendo legate con le catene non vi riesce. Così si avventa sul fondocassa, ma è vuoto e desiste". Resta il danno: "Notevole – ammette Burghetti – e ripetuto, per altro. Nel senso che sarà già la sesta-settima volta che siamo oggetto di simili sgradite visite". Probabilmente gli stessi soggetti si sono poi concentrati sul’attività "Bassano Parrucchieri". Manuela Bassano spiega: "I ladri con un oggetto, forse un martello, hanno sfondato la saracinesca del negozio. Quindi hanno preso tutto ciò che hanno trovato". Ovvero un computer portatile, un salvadanaio con le mance dei dipendenti, ma anche una macchinetta tosatrice, un phon professionale e altri oggetti in vetrina. "Un danno davvero notevole – confessa Bassano – perché sistemare la vetrina principale costerà un occhio della testa".

Insomma, una notte complessa per via Bargagna con tanto di mistero. Colpo in banca e furti nei negozi sono forse collegati? E se lo fossero come lo si può spiegare?