"Non esistono i civili palestinesi. I loro figli fin dalla nascita vengono ‘educati’ all’odio verso Israele". E’ il commento postato sulla pagina Facebook ufficiale della Comunità ebraica di Pisa con la quale una utente di Facebook, ha voluto esprimere il suo sostegno a Israele. E la risposta partita dall’account ufficiale della Comunità è dello stesso tenore: "Hai ragione perfettamente, grazie per il tuo supporto e sostegno". La signora in questione ha un profilo Facebook piuttosto scarno con alcuni pisani tra gli amici e pochissime informazioni personali. Tra gli amici tanti esponenti apparentemente di religione ebraica. Il post della donna è comparso tre giorni fa sotto quello con il quale la Comunità ebraica pisana ha pubblicato il comunicato di condanna alle parole pronunciate dell’imam Mohammad Khalil in un’intervista a La Nazione nella quale aveva rivendicato "il diritto dei palestinesi alla resistenza", frasi poi parzialmente corrette dallo stesso imam sabato scorso che in un intervento pubblico a una manifestazione pro Palestina ha condannato le violenze di Hamas.
Al post della donna ha risposto anche un altro utente della pagina Facebook della Comunità ebraica pisana, che ha fortemente criticato l’intervento. "Che terribile frase da scrivere e da pensare", ha scritto l’interlocutore. La donna ha replicato: "Puoi pensare, (o fantasticare) qualsiasi cosa, ma questa è la realtà purtroppo".
Tra i post c’è anche chi definisce Khalil "un imam pericoloso, da espellere subito". Contattato da La Nazione, il presidente della Comunità ebraica pisana, Maurizio Gabbrielli, ha detto "di non avere visto il post in questione e comunque la linea che abbiamo scelto di seguire in questi giorni è di non rilasciare alcuna dichiarazione ai media". Gab. Mas.