
Una importante novità riguarda il Camposanto Monumentale. L’Opera della Primaziale Pisana ha infatti incaricato il professor Salvatore Settis, con la collaborazione dell’architetto Gisella Capponi (ex-Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma) e la presenza del Soprintendente architetto Esmeralda Valente, di formare un gruppo di ricerca dedicato al Camposanto Monumentale e allo studio del complesso sistema di relazioni che lega, in un delicato equilibrio, l’architettura dell’edificio con l’eccezionale ciclo degli affreschi e il suo prezioso contenuto di opere antiche.
"Il lavoro del gruppo – spiega il presidente dell’Opera della Primaziale, Pierfrancesco Pacini – prevede quindi di effettuare una ricognizione di tutti i reperti che non hanno trovato collocazione nel nuovo allestimento al Museo dell’Opera, conservati nei nostri depositi o nei depositi della Soprintendenza o del Museo di San Matteo, lo studio dei sepoltuari del Camposanto, dei cataloghi storici, dei dipinti, disegni e foto storiche utili a determinare le collocazioni degli oggetti esposti, uno studio della figura di Carlo Lasinio e della sistemazione che volle per il Camposanto, una campagna di documentazione grafica, fotografica e di raccolta dati, quindi lo studio dei restauri storici e dello stato di conservazione dei reperti con individuazione di eventuali necessità di indagini diagnostiche e nuovi interventi di restauro".
Attività queste finalizzate alla "produzione di un catalogo di tutte le antichità che costituisca la base conoscitiva per individuare quale sia l’allestimento più adeguato del Camposanto Monumentale anche fra quelli che si sono succeduti nelle varie epoche, individuando nel contempo un contenitore nell’ambito delle strutture retrostanti il Camposanto dove progettare il museo archeologico. Un percorso museografico che narri ai visitatori le vicende del Camposanto e del suo contenuto, anche con esperienze multimediali di tipo immersivo al fine di rendere l’esperienza attrattiva non soltanto per studiosi e appassionati, ma ad un più ampio pubblico di fedeli e turisti, il cui allestimento sarà curato dall’architetto Marco Magni dello studio Guicciardini&Magni che già ha curato il rinnovato Museo dell’Opera insieme al suo maestro Adolfo Natalini".
G.V.