Integrazione, attenzione alla vita e al benessere di tutte le donne. L’Azienda ospedaliero universitaria pisana diventa centro di riferimento regionale per la presa in carico multidisciplinare delle pazienti con mutilazioni genitali femminili (Mgf). La Regione Toscana, infatti, con il recente riordino della rete clinica regionale in materia di Mgf, ha individuato nel bagaglio ultradecennale di esperienze e di operatività dell’Aoup i requisiti idonei per farne un centro Hub di terzo livello dotato di tutto l’expertise necessario per la gestione clinica globale delle donne portatrici di queste mutilazioni, non solo dal punto di vista clinico/chirurgico ma anche psicologico e sociale, attraverso percorsi didattici e scientifici di alto livello mirati anche alla prevenzione e al contrasto del fenomeno, in rete con le strutture territoriali e i presidi ospedalieri della Toscana. Venerdì si è tenuta la presentazione nell’aula magna storica della Sapienza, alla presenza delle autorità: il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani con gli assessori alla salute Simone Bezzini e alle pari opportunità Alessandra Nardini, la presidente della commissione pari opportunità Francesca Basanieri; e poi l’assessore comunale alle pari opportunità Gabriella Porcaro in rappresentanza del sindaco di Pisa, con la direttrice generale dell’Aoup Silvia Briani a fare gli onori di casa insieme al prorettore per gli affari giuridici dell’Università di Pisa Giuseppe Campanelli, in rappresentanza del rettore. "L’apertura del centro è un’iniziativa che mira a creare una rete per individuare questo fenomeno nascosto – afferma Simoncini – si stima che in Toscana circa ottomila donne provenienti da zone del mondo dove esiste questa piaga, vivano con questo problema drammatico, che impatta sulla capacità di avere una buona qualità di vita. Vogliamo con questa iniziativa centralizzare il trattamento con gli specialisti più idonei e fornire assistenza a 360 gradi".
Nell’incontro sono state presentate le caratteristiche del Centro con Nura Musse Ali, della commissione pari opportunità della Regione Toscana e, per l’Aoup, con le relazioni di Tommaso Simoncini, direttore dell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia 1, Emanuele Cigna, direttore della sezione dipartimentale di Chirurgia plastica e microchirurgia, Federica Pancetti, dirigente ostetrica e Federica Marchetti, referente qualità. "Su iniziativa della Regione Toscana che ha per anni sviluppato una rete importante, ci siamo inseriti anche noi come azienda ospedaliera universitaria pisana – afferma la direttrice Briani – ci è stato conferito il ruolo di centro di riferimento di terzo livello con la costituzione di questo centro per il trattamento di queste patologie. Grazie alla presenza di specialisti in azienda verrà garantito il servizio, che si compone della parte diagnostica, quella chirurgica e ricostruttiva, il sostegno psicologico e l’attività riabilitativa".
In Toscana, rispetto ad altre regioni, nel tempo sono stati attivati protocolli di intervento per la prevenzione, la cura e il collegamento con la rete anti-violenza ed esiste una procedura specifica per la sorveglianza e la negoziazione di alternative (per chi rifiuti la pratica imposta). I servizi del centro saranno accessibili attraverso vari canali, tra cui consultori territoriali, medici di famiglia, specialisti, garantendo così una rete assistenziale diffusa in tutta la Toscana, al momento della prenotazione diretta o telefonica l’operatore fornirà le informazioni necessarie per accedere al Centro. Gli accessi vengono programmati tramite: telefono 050 99 2137 - 050 99 3120 oppure tramite email: [email protected]
Alessandra Alderigi