Multe per accessi Ztl: "Ma il software sbaglia". La denuncia di un disabile

Enrico Spandre ha scritto anche al primo cittadino: "Il sistema informatico sembra non funzionare, così arrivano sanzioni a persone come me" .

Multe per accessi Ztl: "Ma il software sbaglia". La denuncia di un disabile

Multe per accessi Ztl: "Ma il software sbaglia". La denuncia di un disabile

Diverse multe prese per accessi “senza permesso” alla ztl. Un ritornello che si sente spesso, ma che in questo caso è invece causato da un errore in un software di gestione, specifico per le persone disabili. Un’ingiustizia che viene spiegata chiaramente da Enrico Spandre, cittadino pisano con disabilità che ha scritto una mail al nostro giornale spiegando la motivazione per la quale ha ricevuto anche lui le multe.

Esiste infatti una banca dati Europea dove le persone affette da disabilità possono, tramite un codice rilasciato dalla polizia municipale del proprio comune, registrare il proprio tagliando disabili e accedere a tutte le ztl di tutte le città d’Europa. "Una volta inserito il codice CUDE e registrate le targhe delle auto con le quali avrei avuto accesso alla ZTL, - spiega Spandre – ho pensato di aver via libera alla circolazione nelle zone a traffico limitato in quanto ho immaginato che, attraversando la barriera elettronica, il sistema avrebbe verificato la targa della mia auto con quelle registrate non solo nella lista bianca comunale ma anche in quella europea".

A Pisa, però, questo sistema informatico non sembra funzionare, motivo per il quale alle persone disabili continuano ad arrivare questo tipo di multe. "Contattati i vigili e la Pisamo per la gestione della ZTL, mi sono sentito rispondere che il sistema informatico di verifica delle targhe non prevede il controllo nella banca dati europea e la situazione sarebbe rimasta immutata finché il programma non sarebbe stato aggiornato". Spandre è riuscito a farsi sottrarre le multe dopo aver spiegato la situazione, però ha voluto chiedere il motivo del malfunzionamento del sistema informatico, scrivendo a palazzo Gambacorti.

"Ho scritto alla segreteria del sindaco, precisamente il 24 novembre scorso – afferma – per sollecitare il Sindaco a aderire all’iniziativa della Comunità Europea e aggiornare il software di gestione delle barriere elettroniche. Purtroppo – continua – non ho avuto alcun cenno di riscontro alla mia mail e, dopo quasi due mesi, penso che non l’avrò mai".

"Per capire le reali necessità di un disabile – conclude amaramente la sua mail – bisogna essere un disabile. Mi viene da dire: tanta attenzione dell’Amministrazione pubblica alle aiuole della città ma pochissima per i problemi dei disabili e questa è la realtà".