
Altre vite spezzate. Sono sei le persone uccise dal Covid in queste ore sul territorio. Un uomo di 78 anni di Pisa, uno di 85, sempre di Pisa, una donna di 91 di Cascina, uno di 79 di Castellina Marittima. Scomparso anche Massimo Carpita di Calcinaia, aveva 75 anni: il mondo della musica è in lutto per la sua morte. Era un baritono molto conosciuto e apprezzato per aver fatto parte della corale Santa Cecilia di Calci e del coro della chiesa di Calcinaia, dove abitava. Fatale anche per lui, a pochi giorni dal suo 75esimo compleanno, il Covid-19, che è andato ad aggravare il suo quadro clinico. "Il 24 ottobre Massimo è stato ricoverato – ci racconta la moglie –, aveva diverse patologie, gli era stato tolto un rene 20 anni fa per un tumore, aveva un po’ di pressione alta, era diabetico e aveva il pacemaker. Tutto sommato stava bene, ma di fronte a questa malattia non si sa mai come può evolvere la situazione. E così martedì notte, poco prima della mezzanotte, ci ha lasciato: era praticamente in coma da tre giorni e i medici non ci avevano dato speranze. Massimo Carpita avrebbe compiuto 75 anni il prossimo 8 dicembre, lascia la moglie, due figli e quattro nipoti. Il baritono sarà cremato dopo una breve funzione nella cappella del Santa Chiara. "Quando tutto questo sarà finito, lo celebreremo con una messa e un’iniziativa", conclude la moglie. Anche il maestro Giovanni Meozzi e la corale Santa Cecilia lo ricordano: "Era un cantante professionista – spiega Meozzi – con un particolare timbro di voce che lo rendeva unico nel suo genere. Conosceva bene la musica ed era padrone dello spartito tanto da dare dei consigli esecutivi a tutti noi suoi amici e colleghi coristi. Amava la polifonia e ne rispettava le regole. Gli piaceva intonare con dolcezza le melodie e gli abbellimenti cercando di avvicinarsi alle altre voci dei tenori baritoni, bassi, soprani, contralti e mezzo soprani. Massimo diceva sempre: ‘Chi segue la direzione del maestro è a metà dell’opera’. Iniziò a cantare con il famoso maestro Varo Consani e seguì con il maestro Fabrizio Casini. Sempre stato appassionato dei cori, Massimo cantava con passione". Uccisa dal virus anche una sesta persona che risedeva nell’area dell’Asl centro, un uomo di Castelfranco del 1934. E’ poi scomparso Marco, il padre di Martino Alderigi, presidente dell’associazione Casa Città Leopolda, stroncato dal Covid in Lombardia, dove abitava. Era nato a Pisa nel 1952, dove si era alureato in Storia dell’Arte. Aveva lavorato a Palazzo Lanfranchi curando alcune mostre come quella sul Gioco del Ponte o sulla celebre rivista Frigidarie.
E purtroppo non è tutto: è risultato positivo anche un assessore di Vecchiano, una classe della primaria paritaria di Migliarino è in quarantena e ieri l’Usl ha disposto la chiusura totale della scuola secondaria di primo grado "Fermi" di Pontasserchio da oggi al 26 novembre per "interrompere la catena dei contagi" rilevati nell’istituto.
Igor Vanni
Francesca Bianchi