"La scelta della Prefettura di Pisa di individuare come luogo di accoglienza strutture all’interno del Parco di San Rossore è completamente sbagliata. Già negli scorsi anni la collocazione all’interno di San Rossore di un centro per migranti adulti si era dimostrata fallimentare: ma in questo caso è inaccettabile, visto che si tratta di minori. Un centro per minori nel Parco è l’opposto di quello che dovrebbe essere un sistema funzionante ed efficace di accoglienza". è l’attacco di Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in Comune, che lancia l’appello per una mobilitazione "ampia e plurale mobilitazione da parte di movimenti, associazioni, cittadine e cittadini per imporre alle autorità locali a partire dal Comune di Pisa l’individuazione di altre soluzioni per accogliere questi minori".
Per Auletta la scelta di strutture all’interno del parco, lontano dalla città, dove non arriva il trasporto pubblico, di fatto "confina, i ragazzi in uno spazio in cui non è possibile ricevere visite, e da cui non è possibile uscire: un luogo di trattenimento non di accoglienza". Chioama in causa la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. "Stiamo parlando di minorenni, soli, che arriveranno nel nostro territorio senza genitori o famiglia, privi di ogni rete di tutela".
"Sono scampati alla morte nel Mediterraneo, – continua Auletta – o a viaggi pericolosi in qualche stiva di una nave o dentro camion merci che hanno attraversato l’Europa. FStiamo parlando di ragazzi e ragazze costretti a diventare adulti, non avendone gli strumenti e le possibilità. Questo fenomeno, come ogni altro connesso all’immigrazione, viene affrontato ancora una volta come una emergenza a livello nazionale e locale. Nella nostra città si usa la parola emergenza per non dare risposte e sollevare un muro fondato su due pilastri ripetuti come un mantra: non ci sono spazi idonei a disposizione per una accoglienza non emergenziale e non ci sono risorse per la presa in carico. La stessa cantilena immutabile negli anni riguarda i migranti adulti e minori. Tutto questo non può essere accettato, perchè in realtà dietro si celano scelte politiche ben precise per cui l’emergenza di fatto si crea.
E’ inammissibile infatti l’argomento della mancanza di risorse visto che ad esempio la Giunta Conti in tutti questi anni non ha partecipato ai finanziamenti messi a disposizione dai bandi del Ministero degli Interni, per l’accoglienza di migranti adulti, e soprattutto quelli recentemente pubblicati per l’accoglienza e la tutela fisica e psicologica sui minori. Al contempo di spazi pubblici in città da utilizzare per l’accoglienza ce ne sono a decine, ma vengono lasciati chiusi e nell’abbandono: basti pensare all’asilo Coccapani che da anni proponiamo diventi un centro di seconda accoglienza per minori non accompagnati".