IRENE SALVINI
Cronaca

«Io, imprenditore in ginocchio dopo l’alluvione, ignorato dal Comune»

La storia di Antonio Villacci, proprietario dello storico mobilificio Fogli

Antonio Villacci, proprietario dello storico mobilificio «Fogli»Mobili

Cascina, 8 aprile 2015 - «Così uccidono l’artigianato di Cascina». Antonio Villacci, proprietario dello storico mobilificio Fogli in via Pascoli non ci sta e denuncia una situazione a suo dire «drammatica». La vicenda risale al 13 ottobre 2014, giorno in cui una bomba d’acqua investì l’ex cittadina dell’artigianato. Durante quest’evento, definito straordinario dalla Regione Toscana, molte strade di Cascina si allagarono e i danni, riportati da attività commerciali e dai privati, furono ingenti. Per questo, la Regione incluse Cascina tra i comuni aventi diritto ai contributi straordinari eroganti dall’ente. Tra le attività più colpite, ci fu il mobilificio Fogli, ma i contributi non arriveranno mai a Villacci.

«Loro lo chiamano evento straordinario ma in via Pascoli, l’allagamento della strada, non ha niente di eccezionale – spiega – Dal 1965 è così, e nessuno fa nulla. Noi siamo abituati ad ‘ascoltare’ la pioggia ed a intervenire, a qualsiasi ora del giorno e della notte, per stasare le fogne ormai inadeguate. Il 13 ottobre 2014, mi ritrovai 20 cm di acqua in negozio in pochi minuti». «Più di 80 metri quadri di parquet, mobili in esposizione e in magazzino, arredamento del negozio – continua Villacci –, tutto da buttare. Siamo intervenuti subito per spalare l’acqua fuori dai nostri locali, ma non siamo riusciti a salvare molto. I danni stimati, nel negozio perché quelli nel magazzino non sono ancora stati conteggiati, ammontano a 350mila euro. Oltre al danno la beffa. Infatti, il sindaco Antonelli, il giorno dopo venne a confortarmi consigliandomi di recarmi, il prima possibile, in Comune per presentare la richiesta di risarcimento».

Così Villaccii non perse temPo. Il 18 novembre prese appuntamento con il vicesindaco Giorgio Catelani. «Mi disse che in 15 giorni mi avrebbero risposto – racconta –. Solite promesse non mantenute. Depositai un sollecito il 29 dicembre e ancora il 23 febbraio, sto ancora aspettando che il vice sindaco risponda». Catelani no, ma altri si sono fatti vivi e non per dare buone notizie a Villacci. «Il 9 febbraio ho ricevuto una lettera dalla Marsh Risk Consulting, società assicurativa del Comune di Cascina. Ci informavano che, dato che il comune di Cascina era stato inserito nella lista dei comuni per i contributi straordinari della Regione, l’assicurazione non poteva essere ritenuta impegnata per la responsabilità dell’Ente».

Per il proprietario del mobilificio non è finita. A metà febbraio la seconda beffa. «Il Comune, sempre per posta, mi ha informato che i contributi saranno erogati solo ai nuclei familiari privati con un Isee 2013 massimo di 36mila euro – conclude –. Nessuno mi risarcirà per un danno causato da un problema delle fogne. Questo dato non l’ho inventato, è confermato da una richiesta di intervento, verbalizzata nel 2011 durante un Consiglio comunale. Molte attività commerciali a Cascina sono in crisi. Quelle messe peggio sono proprio quelle che si occupano di ciò che in passato era la bandiera di Cascina: l’artigianato. Se non ci aiuteranno non sappiamo che fine faremo, ora come ora andare avanti non sarà facile. Lotterò fino alla fine per avere quello che mi devono, per mandare avanti il mio negozio. Sono disposto anche a portare la causa davanti a un giudice».