
Migranti: i primi 8 minori già accolti a San Rossore
di Enrico Mattia Del Punta
PISA
Sono già arrivati i primi otto migranti adolescenti ospitati nell’appartamento con quattro stanze al secondo piano della struttura di Cascine Nuove all’interno del parco di San Rossore. Dunque, per ora meno di quanti erano previsti (i posti disponibili sono 12), ma nei prossimi giorni potrebbero arrivarne anche altri. Sono ragazzi tra i 14 e i 16 anni e sono stati accompagnati in una struttura sicura dove saranno seguiti dalla cooperativa sociale L’Angolo. A fine agosto il prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, aveva effettuato un sopralluogo proprio a San Rossore definendolo "un posto bellissimo immerso nel verde e non troppo isolato". "Gli 8 giovanissimi migranti - ha detto il presidente del Parco, Lorenzo Bani - sono arrivati nei giorni scorsi e presto insieme al prefetto illustreremo tutti i dettagli dell’accoglienza che sarà loro riservata. Abbiamo già avuto da parte di alcune associazioni la disponibilità ad aiutarci".
Un gruppo di insegnanti, infatti, ma anche Legambiente, che ha in uso la foresteria nello stesso edificio dove alloggeranno gli adolescenti, si sono già fatti avanti, aggiunge Bani, "per offrire un aiuto concreto nella gestione dei minori: fa piacere che ci sia una forte attenzione da parte del tessuto associativo locale perché siamo disponibili a collaborare con i volontari che vogliono aiutarci. La priorità - continua il presidente del Parco -, ora è dare un sostegno a questi ragazzi e farli sentire a loro agio e soprattutto farli sentire accolti". Nei prossimi giorni saranno definite e illustrate più dettagliatamente le modalità di accoglienza di questo primo gruppo di minori non accompagnati e che hanno attraversato il Mediterraneo in cerca di un futuro migliore. A cominciare da specifici progetti per l’integrazione e l’istruzione. L’idea, infatti, lanciata a fine agosto dal prefetto D’Alessandro era quella di creare per i giovanissimi migranti un programma di studio e formazione, anche professionale, che possa aiutare la loro integrazione e anche rappresentare un valore aggiunto per la comunità. Idea rilanciata oggi anche dal presidente Lorenzo Bani: "Abbiamo offerto San Rossore come scelta etica e morale: anche io ho raccolto alcune preoccupazioni all’interno del Parco, con motivazioni diverse, riguardo all’accoglienza di questi minori, tuttavia per sensibilità politica ritengo che sia necessario dare un segnale e accogliere un gruppo di giovanissimi che hanno esclusivamente bisogno di aiuto".