"Miglioramenti alle superiori Manca visione a lungo termine"

Cittadinanza Rete Scuola Pisa: "Rischio turnazioni o migrazione aule in succursali per Buonarroti e Carducci a settembre".

"Miglioramenti alle superiori  Manca visione a lungo termine"

"Miglioramenti alle superiori Manca visione a lungo termine"

"La situazione degli istituti superiori pisani è migliorata e la notizia che le associazioni che oggi occupano alcuni spazi all’interno delle scuole saranno trasferite in altre sedi più opportune è positiva perché almeno in minima parte consente di decongestionare le scuole, tuttavia la mancanza di una progettazione strategica di più lungo respiro non fa uscire dall’emergenza". Lo afferma in una nota Cittadinanza Rete Scuola di Pisa osservando che la gestione emergenziale conta "quasi esclusivamente sulla buona collaborazione tra le scuole che si ‘prestano’ a vicenda le aule mancanti".

Del resto, prosegue Cittadinanzattiva, "per il Buonarroti e il Carducci i conteggi dei fabbisogni di aule fanno già intravvedere per il prossimo settembre lo spettro di turnazioni, orari ridotti o migrazioni di alcune classi in sedi succursali" senza contare che "il problema degli spazi scolastici viene affrontato sempre e soltanto in termini numerici, con il sacrificio di luoghi importantissimi per la didattica e la relazione comunitaria come i laboratori, la biblioteca, le aule studio, l’aula magna e i presidi già da tempo avvertono che trascurare questo aspetto comporterà gravi conseguenze sulla didattica e sulla formazione di generazioni di studenti".

Sul dibattito degli spazi scolastici intervengono anche i tecnici di laboratorio di costruzioni aeronautiche dell’Iti "Leonardo da Vinci", che lamentano una situazione di enorme precarietà per l’edificio hangar della scuola, costruito "negli anni ‘70 e che già alla fine degli anni ‘80 dimostrò carenze prevalentemente negli infissi metallici molto ammalorati e per questo oggetto di un intervento con fogli di plastica messi in opera da parte dei tecnici della scuola che hanno protetto da infiltrazioni, ma nessun intervento strutturale è mai stato fatto da parte della Provincia che nel frattempo aveva preso in carico tutte le strutture".

I tecnici ricordano inoltre che negli ultimi tempi sono stati compiuti una serie di saggi per capire lo stato di salute dell’intero edificio per i quali però non si conoscono i risultati: "Sappiamo però che la ditta ha chiesto di eseguire ulteriori scavi esterni ed interni e allora chiediamo alla Provincia di illustrare il progetto e quale sia il cronoprogramma dei lavori, ma soprattutto quando sarà possibile usare l’hangar almeno per la ristrutturazione dei velivoli esterni che cadono a pezzi?".