GABRIELE MASIERO
Cronaca

Se Tirrenia andasse in ‘soccorso’ a Cinecittà? L’idea di Placido: "Nuove aree per gli studios"

L’attore, che sarà premiato a d Eliopoli, lancia la proposta: "A Roma non vi sono sufficienti spazi, occorre trovare soluzioni alternative"

Michele Placido

Pisa, 25 agosto 2022 - «Ricevere qui questo premio è molto emozionante, perché questa terra ha una fortissima tradizione legata al cinema, quando gli studios facevano di Tirrenia la capitale del cinema italiano prima che arrivasse Cinecittà. Ora però gli studi a Roma non bastano più al nostro cinema e farli rivivere o trovare comunque nuovi studios sarebbe importante per tutto il nostro mondo". Parola di Michele Placido, una leggenda del nostro cinema, che domani a Calambrone riceverà il premio alla carriera nell’ambito di un talk show che rappresenta l’appuntamento clou dell’Eliopoli Summer (ore 21.30, ingresso gratuito). "Ogni volta che ne parlavo con Mario Monicelli - ricorda l’attore e regista - lui mi descriveva sempre l’importanza degli studi cinematografici di Tirrenia nella storia del cinema italiano. Non dobbiamo dimenticare questa pagina". Soprattutto nell’anno in cui si festeggiano 90 anni di vita di Tirrenia, che La Nazione, in collaborazione con l’assessorato al turismo, ha celebrato con un grande musical per tutta la famiglia. "Bellissima iniziativa, che guarda avanti affondando le radici nel passato. Un’ottima scelta. Questa terra ha significato molto per il nostro cinema e, più in generale, per il mondo dello spettacolo. E’ importante continuare a farlo con festival come quello di Eliopoli Summer".

Sarà l’occasione per parlare di passato, presente e futuro. Intanto qual è lo stato di salute del nostro cinema?

"Penso che stia attraversando un ottimo periodo, come dimostrano anche i cinque film italiani a vario titolo in concorso al prossimo Festival di Venezia, tra i quali c’è anche ‘Ti mangio il cuore’ dove ho un ruolo accanto a Elodie, che un’ottima cantante e debutta da protagonista sul grande schermo. La sua presenza può riportare nelle sale i giovani, che sono il segmento di pubblico che manca di più. Ma il termometro principale sarà Venezia perché lì capiremo quale sarà l’accoglienza di pubblico e critica verso il cinema italiano e la speranza è che almeno qualcuno di questi film in concorso possa vincere i premi principali. Nel complesso, tuttavia, sono fiducioso che il nostro cinema possa tornare a essere protagonista nel mondo. Anche per questo ha bisogno di studi di posa dove girare".

Lei anche negli anni della pandemia ha continuato a lavorare molto, a teatro e al cinema. Quali sono i prossimi progetti?

"Con le restrizioni il pubblico ha dovuto sopportare il fastidio di assistere agli spettacoli con le mascherine, ma è stato importante non riuscire a fermarsi. Così come sono fiducioso che ormai il peggio sia passato. Io ho lavorato molto anche in regia con un grande progetto di Rai Cinema su Caravaggio: un investimento da 11 milioni di euro. E’ davvero una produzione molto importante che vedremo in prima ufficiale il prossimo 3 novembre nelle principali città italiane".