
Una chiamata ai fornelli e ai mestoli a coronare un sogno chiuso per anni nel cassetto. A Flora Gagliardi, pisana ed ex direttrice del Conservatorio di Firenze ora in pensione, è arrivata nel 2019 quando ha scoperto il mondo delle "Cesarine". Una rete di oltre 1500 cuoche e cuochi di casa in tutta Italia che dal 2004 aprono la porta della loro cucina ai turisti curiosi di provare un’esperienza immersiva nella cultura italiana sia con laboratori di cucina sia con pranzi o cene dal sapore casalingo. "Fin da piccola ho sempre trovato nella cucina un’oasi di serenità, ricerca, conoscenza. Ho imparato le preparazioni passando molto tempo a fianco di mia nonna, mia madre e successivamente di mia cognata, delle grandi cuoche. Ma è sempre rimasta una passione. Per anni ho ripetuto a mio marito il mio desiderio di aprire un ristorante da pensionata, ma probabilmente sognavo troppo in grande. Successivamente ho scoperto il sito web delle "Cesarine", ho inviato la mia candidatura e dopo vari passaggi sono stata ammessa. Dal 2019 è iniziato il mio home cooking". "L’esperienza di essere Cesarina - aggiunge Flora - è insieme professionale e umana, perché tramite il contatto con gli ospiti si possono scoprire lingue, costumi, idee e abitudini di tutto il mondo e si ha la possibilità di mettere a frutto la sapienza antica della cucina italiana affinché non si disperda". La prima volta non si scorda mai. "Mi ricordo la sospensione negli attimi prima dell’arrivo dei miei ospiti. Tante le domande che balenavano nella mia mente: "Come andrà? L’esperienza sarà all’altezza delle aspettative? Come dovrò comportarmi?, mi chiedevo". "All’inizio bisogna saper rompere il ghiaccio, alcuni ospiti chiedono se devono levarsi le scarpe all’ingresso, strada facendo diventiamo sempre più confidenti e spesso si crea un’atmosfera unica, sembra quasi di condividere la tavola con amici di vecchia data. In questi anni ho aperto le porte della mia casa specialmente a coppie provenienti per la maggior parte dagli Stati Uniti, ma anche molti inglesi, australiani, messicani e molti altri. E’ un’occasione unica per aprirsi al mondo e trasferire le proprie conoscenze e trasmettere le proprie radici culturali intorno ad una tavola".
I menù seguono due direttive, precisa Flora: "La tradizione, in questo caso toscana, e la stagionalità, il menù è libero ma teniamo conto dei gusti, intolleranze e allergie degli ospiti. Tra una portata e l’altra racconto i “tesori“ di Pisa servendo piatti della tradizione come la cecina, crostini del re, zuppa pisana e l’immancabile torta coi bischeri". "Tra cuochi e cuoche facciamo comunità - conclude - con incontri online in cui ci scambiamo consigli e idee e anche lo staff ci conosce personalmente, è una bellissima realtà". Dallo scorso giugno Cesarine.com ha registrato un boom di richieste anche su Pisa e provincia, dove è partita una chiamata per arruolare nuovi chef di casa pronti a mettersi ai fornelli.
Ilaria Vallerini