FRANCESCA BIANCHI
Cronaca

Melanoma oculare, sono pisani i super specialisti

Prima ‘uscita pubblica’ per il percorso assistenziale

TIMONE La dottoressa Federica Genovesi Ebert, della U.O. di Chirurgia Oftalmica, si occupa della diagnosi del melanoma oculare dal 2003

Pisa, 2 febbraio 2017 - Una «squadra» di super-specialisti, una struttura fatta di professionisti, competenze e sinergie che è uno dei fiori all’occhiello dell’Aoup. Si entra in clinica (l’edificio è il 30 E dell’ospedale di Cisanello) e nel giro di pochissimo – anche una manciata di ore – il paziente si sottopone alla visita in ambulatorio, ha la possibilità di fissare tutti gli esami in tempo reale senza attese e ‘rimbalzi’ al Cup, riceve la diagnosi.

Il tutto sotto l’egida del Servizio sanitario nazionale. Si chiama ‘Percorso assistenziale per il melanoma oculare’ (tumore raro che in Italia conta 400 nuovi casi all’anno) e debutterà ufficialmente sabato con un convegno all’hotel San Ranieri (ore 10-13), aperto a medici, oculisti di base e a chiunque voglia saperne di più. Una prima ‘uscita pubblica’ – alla quale parteciperà anche il direttore sanitario dell’Aoup Fabrizio Gemmi – che non rappresenta, però, l’inizio ma il consolidamento di un’esperienza più che decennale.

Perchè il lavoro in team dei camici bianchi dell’unità operativa di Chirurgia oftalmica – diretta dal dottor Guglielmo Pellegrini – va indietro nel tempo fino al 2003 con numeri che sanciscono un primato: oltre 300 trattamenti fino ad oggi, circa 850 visite all’anno. Un esempio di ‘buona pratica’ che nelle scorse settimane – ed è questa la novità 2017 – ha ricevuto il ‘disco verde’ dall’Aoup.

Al timone del percorso c’è la dottoressa Federica Genovesi-Ebert ma la squadra al servizio dei pazienti affetti da melanoma oculare comprende anche gli specialisti Emanuele di Bartolo, Federica Cresti, Maria Grazia Fabrini, Franco Perrone, Angela Pucci, Riccardo Marconcini e Sergio Ricci.

«Se la diagnosi precoce è fondamentale – afferma la dottoressa Genovesi – si capisce come sia determinante la collaborazione degli oculisti di base per gli screening salva-vita. Il nostro percorso poi ottimizza i tempi e permette l’avvio con rapidità delle terapie. Non solo: Pisa può mettere in campo tutte le opzioni per il trattamento con l’utilizzo di placche di Rutenio, Iodio e la radioterapia stereotassica».

«E nel prossimo futuro – aggiunge il direttore Pellegrini – avremo a disposizione anche l’acceleratore di protoni, grazie alla sinergia con la Stella Maris». Una eccellenza tutta pisana – gli altri centri di riferimento per il melanoma oculare sono Roma e Padova – che calamita pazienti anche dalle altre regioni e dall’estero, rappresentando l’alternativa ai ‘viaggi della speranza’ (a pagamento) che, ancora oggi, portano malati e famiglie fino in Svizzera. La chirurgia oftalmica è di casa a Pisa. E una ulteriore conferma arriverà il 19 e 20 maggio con il secondo convegno «New trends in eye cancer research and treatment» organizzato nell’aula magna della Sant’Anna con i massimi esperti del settore e la segreteria scientifica della dottoressa Genovesi Ebert.