
L’allarme di Puccetti (Fimmg): "E ci sarà anche il problema di Tac e risonanze magnetiche non rimborsabili"
Nonostante le basse temperature sarà un inverno caldo per i medici di famiglia. Dal 1 gennaio 2025, infatti, entreranno in vigore una serie di novità che secondo la Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg), "creeranno confusione e difficoltà nei pazienti e negli stessi sanitari". A togliersi qualche sassolino dalla scarpa è Luca Puccetti, segretario generale della Fimmg di Pisa, che ha criticato ricette digitali, codice della strada e la decisione di rendere tac con risonanze magnetiche non più rimborsabili. Uno dei problemi più seri è rappresentato dal nuovo codice della strada che, qualora avesse il semaforo verde definitivo, "creerà tantissimi problemi per i conducenti che assumono farmaci, psicofarmaci, benzodiazepine e simili".
Parla del fatto che non servirà più valutare lo stato di alterazione psicofisica?
"Già. Le novità implicano che qualsiasi persona, indipendentemente dalla propria condotta, può essere sottoposta a un test antidroga senza verificarne l’alterazione dello stato di coscienza. E chi assume i farmaci sopracitati potrebbe risultare positivo al test antidroga, nonostante ciò non comprometta affatto le capacità di guida, e incorrere in serie conseguenze".
Quindi si costringono i pazienti a interrompere delle terapie?
"O se non altro a cambiarle, ed è un peccato perché abbiamo fatto tante battaglie contro i classici farmaci antidolorifici per gli effetti collaterali. Con queste novità, i medici dovranno sconsigliare di guidare o a fare ricorso ai farmaci che hanno effetti collaterali più seri".
Altro tema, le ricette digitali. I problemi sembrano molti...
"Premetto questo: le ricette non potranno mai essere tutte digitali perché non siamo pronti e non abbiamo modo di affrontare emergenze, urgenze o anche la più semplice visita a domicilio, durante la quale non posso fare il ticket elettronico". Poi vi sono tutte le difficoltà di natura informatica.
"Esattamente. In questi giorni abbiamo assistito a blocchi al sistema informatico per l’invio delle ricette digitali, eventi che rappresentano un danno che rasenta l’interruzione di pubblico servizio. Inoltre, ciò causa gravi disservizi nei nostri confronti che, quando il sistema torna a funzionare, veniamo letteralmente inondati dalle prescrizioni non evase".
Una situazione tutt’altro che rosea.
"Per non parlare del nuovo catalogo del Governo, dove è previsto che una serie di esami come tac e risonanza magnetica non saranno più rimborsabili se non a condizioni molto particolari, come tumori. Una decisione pericolosa perché va a colpire le persone possibilità economiche minori, costrette a farsi un’assicurazione sanitaria o pagare di tasca propria. E si parla di prezzi che, per una risonanza, sono minimo 150-200 euro".