REDAZIONE PISA

Maurizio Cecchini, l’amico del cuore Sfida multidisciplinare su più fronti

Con 544 defibrillatori installati ha fatto di Pisa una delle realtà più cardioprotette d’Italia. E inoltre 8mila prestazionianno nel suo lavoro in Aoup, nell’UO di Andrologia diretta da Antonella Bertozzi

Le sfide del dottor Maurizio Cecchini non finiscono mai. Per l’impegno costante nel campo della emergenza in ambito cardiologico è conosciuto a livello internazionale: 544 i defibrillatori installati sul territorio, 600 i corsi inerenti svolti – in maniera del tutto gratuita – a più di 25mila persone, 75% il tasso di sopravvivenza per i pazienti che hanno avuto necessità di defibrillazione. In assenza di defibrillazione la sopravvivenza ad una fibrillazione ventricolare è pari a zero e che con l’uso del defibrillatore si aggira sul 40-50%; il tasso di sopravvivenza così elevato nella nostra città e provincia è dovuto a due specifici parametri: l’alta concentrazione dei defibrillatori installati, Pisa e provincia sono una delle realtà più cardioprotette d’Italia, e il numero di persone che hanno partecipato ai corsi effettuati dal dottor Maurizio Cecchini acquisendo capacità tecniche ma anche, aspetto estremamente importante, sicurezza e determinazione nell’utilizzo.

Il dottor Cecchini, tuttavia, svolge la sua attività lavorativa, non in campo di cardio prevenzione, aspetto che porta avanti quale attività di volontariato totale, ma presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, nell’Unità Operativa Complessa di Andrologia, diretta dalla dottoressa Antonella Bertozzi. "Da quando Maurizio Cecchini lavora da noi – spiega il direttore – – il servizio che offriamo ai pazienti è davvero completo ed articolato: l’Uoc di Andrologia è caratterizzata da una equipe multidisciplinare che va dall’andrologo al ginecologo, dall’urologo all’internista, dall’ecografista al riabilitatore del pavimento pelvico, dall’endocrinologo al medico di Medicina Generale, dal biologo laboratorista al sessuologo. Fondamentale la presenza del cardiologo nella struttura, ormai da cinque anni, che ci ha permesso un grande passo avanti qualitativo dal punto di vista diagnostico, terapeutico, scientifico e di servizio all’utenza. La valutazione cardiologica – continua la dottoressa Bertozzi –, specificamente in andrologia, è davvero strategica e di fondamentale importanza per l’aspettativa e la qualità di vita: basti pensare che il deficit erettivo precede di circa tre, quattro anni l’insorgenza della patologia cardio-vascolare. L’importanza della valutazione cardiologica clinica e strumentale non è collegata esclusivamente alla patologia del deficit erettivo, tutt’altro, è infatti conditio sine qua non per un numero molto elevato di pazienti che giungono alla nostra osservazione e che devono essere inquadrati clinicamente dal punto di vista cardio-vascolare per giungere alla risoluzione della patologia.

Parlano i numeri per l’attività del dottor Cecchini presso la nostra Unità Operativa, pari a circa 8mila prestazioni all’anno; la multidisciplinarietà dell’Uoc di Andrologia è declinata, per ciò che riguarda l’attività di Maurizio Cecchini, anche in collaborazioni con altre Unità Operative del Dipartimento ed extra dipartimentali. Quella di Maurizio Cecchini, grande cardiologo e clinico – continua il direttore, Antonella Bertozzi –, è una propensione spontanea e schietta a prendersi cura degli altri. Un binomio quello di curare e prendersi cura, culturalmente ben percepito e ancor meglio espresso nella lingua inglese che lo esplicita nei verbi ’to cure’ e ’to care’. Una distinzione ben precisa e al contempo sofisticata di due distinti approcci e di due diverse attitudini che, uniti esemplificano al meglio il prendersi cura del prossimo, caratteristica peculiare di Maurizio Cecchini".