IRENE SALVINI
Cronaca

Troppi i matrimoni "in-civili". Il Comune bacchetta gli sposi cafoni

La campagna antidegrado: "Va bene festeggiare, ma senza sporcare"

Il sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti

Calci, 1 settembre 2016 - Quando il giorno più bello, quello che sigilla il sentimento tra due innamorati con un «sì», si trasforma in un incubo per il resto della comunità. Succede quando i matrimoni prendono una piega «cafonal», quando la Valgraziosa si riempie di volantini appesi un po’ ovunque; sull’asfalto spuntano improbabili dediche amorose lasciate sulle strade con la bomboletta spray, o suoi marciapidi si ammucchiano cumuli di petali di fiori finti. «Basta». La giunta di Calci – impegnata nella lotta al degrado – prova a mettere un freno agli eccessi. Per cercare di tutelare l’atmosfera delicata del lungomonte e la bellezza discreta del paese, che rendono Calci una location ideale per il fatidico «Lo voglio».

Una cinquantina di coppie l’anno si sposano in questa atmosfera magica, lasciandosi talvolta alle spalle degrado, spazzatura, cartelli appesi in luoghi pubblici e scritte appunto. «In seguito agli incontri fatti nelle frazioni calcesane, abbiamo creato una campagna contro il degrado e i comportamenti incivili – spiega Stefano Tordella, l’assessore all’ambiente –. Grazie alle segnalazioni dei residenti, abbiamo individuato su cosa intervenire e concentrare l’attenzione. In pratica, chiediamo ai nostri concittadini piccoli segni di civiltà. In ogni posto, dove ci segnalavano una pratica incivile, abbiamo messo dei cartelli. Durante il periodo estivo si concentrano i matrimoni, e di concerto con il prete e le lamentele dei cittadini ci siamo focalizzati anche su questo problema – continua –. Chiediamo agli sposi di fare un’opera di convincimento con gli invitati. Va bene festeggiare ma spesso avvengono comportamenti che vanno oltre il limite, come attaccare volantini sulla segnaletica stradale! Anche don Antonio Cecconi si è unito alla nostra richiesta per i riti in chiesa. Cerchiamo solo di sensibilizzare la popolazione a rispettare gli altri. Il lancio dei petali di plastica, le scritte sull’asfalto, i volantini attaccati per il paese... Se succedono in un’occasione in pochi ci fanno caso, ma ripetuti nel tempo diventano un problema».

Dello stesso parere Massimiliano Ghimenti il sindaco di Calci. «La campagna in corso affronta una serie di problemi legati al decoro – dichiara –. Il discorso comprende anche i ‘matrimoni’ ma è molto più generale. Dobbiamo scoraggiare i cittadini a compiere atti che rechino danni alla comunità. Non vogliamo di certo impedire di festeggiare e di appendere festoni, di tirare riso e cose così. Chiediamo che poi i manifesti siano tolti, che il riso e i petali siano spazzati via. Come comune stiamo investendo sulla lotta al degrado – conclude il primo cittadino –. Abbiamo comprato e istallato più cestini nei luoghi pubblici, messo telecamere nei posti dove spesso i rifiuti vengono abbandonati o buttati di sotto nelle valli. I problemi sono tanti, ci impegneremo a dar battaglia all’inciviltà».