SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

Match truccato, processo choc Zambra condannato. Società infuriata

Non è stato accolto il ricorso della compagine cascinese. Confermate le squalifiche ai baby calciatori. Il direttore sportivo Cavallini: "I ragazzi sono le prime vittime. Andremo fino in fondo con la giustizia ordinaria".

Match truccato, processo choc Zambra condannato. Società infuriata

di Saverio Bargagna

ZAMBRA (Cascina)

Il ricorso dello Zambra depositato al Collegio di garanzia del Coni è stato respinto: confermate le squalifiche ai giocatori e all’allenatore al quale si aggiunge l’esclusione dai campionati regionali per illecito sportivo. Un colpo durissimo per una delle società di calcio giovanile più stimate e vincenti degli ultimi decenni nel panorama provinciale e non solo. A questo punto è molto probabile che le famiglie dei ragazzi squalificati facciano ricorso alla giustizia ordinaria: "Andremo fino in fondo a questa assurda ingiustizia" conferma la società del cascinese.

La vicenda, contestatissima, attiene ad una presunta combine gestita dagli adulti che si sarebbe consumata nel campionato toscano dei Giovanissimi regionali Élite, cioè in un match fra ragazzini di 15 anni. Secondo l’accusa lo Zambra avrebbe operato una sorta di "sabotaggio" del campionato e ciò sarebbe emerso anche da un post pubblicato su Instagram. I fatti risalgono al 15 maggio 2022. L’accusa sostiene che lo Zambra avrebbe perso il match di proposito contro il Montignoso (1-0) per determinare la retrocessione del Floria Grassina Belmonte. Nel mirino sarebbe finito, in particolare, un calcio di rigore determinato da un intervento falloso effettuato da un giocatore dello Zambra nel finale di uno dei due spareggi play out: da lì il gol, la vittoria del Montignoso e la retrocessione del Floria Grassina Belmonte. E’ stata proprio quest’ultima società a inviare un esposto alla procura federale segnalando una serie di presunti fatti anomali accaduti nel corso del match: conversazioni intercettate in tribuna, un video e un dialogo in chat tra un calciatore under 15 fiorentino e uno massese. In primo grado lo Zambra era stato assolto. La sentenza della Corte federale d’appello a sezioni unite a febbraio si era espressa, invece, contro la società pisana. Adesso la mazzata del Collegio di garanzia del Coni: il ricorso dello Zambra non è stato accolto. Così restano le squalifiche: 4 anni a Federico Viviani (all’epoca dei fatti allenatore dello Zambra) e a tre baby calciatori nonché l’esclusione dai campionati regionali per illecito sportivo.

"Non vi sono parole – è amareggiatissimo Cristiano Cavallini, direttore generale dello Zambra – Ragazzi di 15 anni che non hanno fatto niente e che non potranno più giocare a pallone senza uno straccio di prova. Siamo profondamente delusi". "Sul campo, nonostante la penalità – conclude Cavallini – ci siamo salvati, e questo ci rende orgogliosi. Comunque ripartire dai provinciali non ci spaventa. Non è quello il punto. Niente, in questo momento, può farci più male dell’ingiustizia perpetrata ai danni del nostro allenatore e dei nostri ragazzi".