Marea di croci pisane e l’inno di Mameli "La Schlein non l’hanno proprio vista arrivare"

Alle 17 esplode la festa del centrodestra, tra brindisi, abbracci e cori. Petrucci: "La nostra proposta è convincente, lo dice il voto dei quartieri".

Marea di croci pisane  e l’inno di Mameli  "La Schlein non l’hanno  proprio vista arrivare"

Marea di croci pisane e l’inno di Mameli "La Schlein non l’hanno proprio vista arrivare"

Alle 17 il risultato sui monitor di Logge di Banchi arriva come una liberazione per i supporters del centrodestra. Non importa se la doccia fredda di 15 giorni fa è ancora fresca: il divario è largo, incolmabile e anche da sinistra arriva il riconoscimento della sconfitta. E’ fatta: il Conti bis ora è realtà. Sotto il Comune ci sono già quelli della sua lista civica che esultano. Altri militanti hanno "occupato" la balconata di Palazzo Gambacorti. Sventolano le bandiere di Pisa. Per mezz’ora si esulta davanti ai giornalisti delle Tv nazionali, ma Conti non si vede. E neppure gli altri. Poi arriva la Lega e quelli di Fratelli d’Italia, in corteo, con in testa il consigliere regionale Diego Petrucci e gli altri dirigenti del partito che cantano l’inno nazionale. Gli assessori degli altri partiti già presenti in piazza che fino ad allora hanno festeggiato con cautela, sanno che ora è fatta davvero: "E tanto già lo so che per 5 anni avrò Michele sindaco", cantano tutti. Poi lo slogan "Pisa, Pisa" e altri cori da stadio. Brindisi e festeggiamenti. I turisti stranieri, interdetti, si chiedono che cosa succede, poi battono le mani unendosi alla festa: chissà come la pensano politicamente in realtà, ma che importa loro sono in vacanza. "Fratelli d’Italia e il centrodestra - esulta Petrucci - sono una proposta politica convincente per gli elettori. Ce lo dice soprattutto il voto nei quartieri popolari dove vinciamo nettamente, il Cep su tutti, perché sappiamo parlare alle persone e soprattutto alle fasce deboli, mentre il Pd e il centrosinistra non lo sanno più fare da anni. Nei prossimi cinque anni dobbiamo mettere in pratica ciò che abbiamo promesso, ovvero che Pisa può fare davvero un altro passo e che ciò che diciamo si vede sul serio, a cominciare dai dossier sui tavoli nazionali: le corse in notturna all’ippodromo, il palacongressi al Santa Chiara e la navigabilità dell’Arno". Gongola anche Edoardo Ziello, deputato della Lega: "Abbiamo messo Pisa al sicuro perché con Martinelli avremmo rischiato di perdere i 66 milioni del Pnrr. La ditta ‘Nardini-Ferrante-Filippeschi’, ha fallito nel tentativo di usare la città come laboratorio politico nazionale. Ora in ufficio nel più breve tempo possibile per continuare il grande lavoro cominciato nel 2018. Il Pd passa da vamos ad andale". E gongola l’eurodeputata Susanna Ceccardi, tra le prime a uscire sul terrazzo di Palazzo Gambacorti. "Massa, Pisa e Siena, i tre capoluoghi toscani al ballottaggio, si confermano tutti al centrodestra. La Schlein in Toscana non l’hanno proprio vista arrivare". Chiude, Cosimo Michelotti di Pisa al centro: "Siamo stati una delle grandi novità politiche di queste elezioni e abbiamo dimostrato che la società civile quando mette in campo impegno e competenza può contribuire in maniera sostanziale a dettare l’agenda politica cittadina, grazie alla collaborazione di centinaia di persone e di una grande voglia di partecipare".

Gab. Mas.