Maltrattamenti, assolto dopo anni di processo

Un uomo è stato assolto dai reati di maltrattamenti e interferenza nella vita privata a Pisa, dopo che la compagna aveva segnalato comportamenti vessatori. La misura cautelare è stata revocata e il padre ha potuto rivedere il figlio.

Assolto dal reato di maltrattamenti perché il fatto non sussiste; e assolto anche per il reato di interferenza nella vita privata. Si è concluso così ieri in tribunale a Pisa il processo a carico di un uomo che nell’ottobre 2019 si vide applicare la misura cautelare divieto di avvicinamento alla casa familiare e al minore. La compagna si era rivolta al pronto soccorso, riferendo atteggiamenti vessatori e maltrattamenti: venne attivato il codice rosa. La misura venne poi revocata nel gennaio 2020 dal gip D’Auria a seguito dell’istanza presentata dai difensori, gli avvocati Anna Francini e Valeria Dastoli. Nonostante questo – si apprende – non venne mai permesso al padre di poter vedere il figlio. Tanto che gli avvocati Francini e Dastoli ricorsero al tribunale civile di Pisa affinché fosse permesso all’uomo di intrattenere i rapporti con il minore. La vicenda è diventata poi un processo penale – inizialmente fu spiccato un decreto di giudizio immediato a cui si opposero i difensori sottolineando la "mancanza di evidenza della prova – che ha messo sotto la lente tutta la vicenda. L’esito del processo è stato vissuto dall’uomo come la fine di anni di travaglio. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna dell’imputato a tre anni e mezzo di reclusione.