"Lotta all’erosione. Piano da Livorno fino a Viareggio"

L'associazione ambientalista La Città Ecologica propone un piano generale di lotta all'erosione della costa da Livorno a Viareggio. Occorre uniformare le celle di difesa, rinforzare le scogliere pubbliche e istituire una cabina di regia tecnico-politica per affrontare i cambiamenti climatici.

"Un piano generale di lotta all’erosione che abbracci almeno la costa da Livorno a Viareggio, affidato ad esperti di livello internazionale" è la proposta avanzata dall’associazione ambientalista, La Città Ecologica, a seguito della mareggiata dello scorso 2 dicembre che ha per una seconda volta allagato le strade, le case e le attività commerciali di Marina di Pisa. Secondo l’associazione, infatti, serve un team "che sappia individuare metodi innovativi di adattamento e difesa, metodi che coniughino efficacia e salvaguardia del paesaggio, andando a ridisegnare l’interfaccia terra-mare". Ma prima vanno "Uniformate – spiega La Città Ecologica -, tutte le celle alle difese che si dimostrano funzionare meglio anche senza ulteriori studi. Le "prove in vasca", infatti le ha già fatte il mare nelle due mareggiate. Un discorso a parte merita il Porto, forse il buco più grande nella difesa del litorale. Lì occorre rinforzare le scogliere pubbliche, chiedendo al privato di attivarsi". Interventi urgenti per cercare di "chiudere le falle senza illudersi tuttavia che siano risolutivi" mettono in guardia gli ambientalisti. "Non si può chiudere gli occhi – avverte ancora La Città Ecologica -. I cambiamenti climatici sono già qui. Se le emissioni di gas serra continueranno al ritmo attuale, nel 2100 il livello del mare sulla Terra potrebbe aumentare anche fino a un metro, con danni sempre maggiori per mareggiate e fenomeni estremi. Occorre per questo, in primo luogo, istituire una "cabina di regia tecnico-politica" sull’esempio del gruppo di lavoro istituito dalla giunta Floriani alla fine degli anni 90 che produsse il Progetto Preliminare per il riequilibrio della spiaggia di Marina di Pisa e del tratto Gombo - Fiume Morto, punto di partenza della realizzazione di tutte le spiagge in ghiaia".