di Mario Ferrari
PISA
Il camerino digitale? Un prezioso alleato, parola di FederModa. Il progetto ’Viton’ è destinato a modificare il modo con cui si fa shopping, sia online che nei negozi fisici. C’è chi lo ritiene un possibile rischio perché limiterà ancora di più gli accessi alle botteghe e alle grandi catene, dando quel colpo di grazia che né lo shopping online né il Covid avevano sferrato, e chi invece lo considera un modo per aiutare la vendita dei prodotti di moda all’interno dei negozi di vicinato. Il presidente di FederModa Confcommercio Pisa e di Giovani Imprenditori FederModa Italia Confcommercio, Lorenzo Nuti, non ha dubbi: "Le nuove tecnologie digitali, che sempre più capillarmente sono diffuse in tutti gli aspetti del vivere quotidiano, rappresentano un’importante opportunità per imprenditori e imprenditrici del settore moda, abbigliamento, calzature e accessori.
Tra queste, lo strumento del camerino digitale potrebbe rivelarsi un prezioso alleato per il commerciante, oltre che un’esperienza molto interessante per il consumatore, con tutte le caratteristiche per venire incontro alle sue necessità e stimolare la curiosità verso il negozio fisico. In questo modo il potenziale cliente ha la possibilita di confrontarsi con il prodotto finito, un vantaggio non di poco conto in un mondo che va sempre più di fretta e cerca di ottimizzare il tempo a disposizione anche attraverso soluzioni smart, senza rinunciare a capi e calzature di qualità". Il presidente Nuti sull’argomento ne sa qualcosa, avendo organizzato a maggio dello scorso anno con la sua associazione di categoria il webinar ’Moda e tecnologia: dalla vetrina interattiva al camerino digitale’ appositamente dedicato alle applicazioni future, legate alle nuove sfide del settore. "L’obiettivo - afferma il numero uno di FederModa Pisa - era illustrare agli imprenditori del settore le potenzialità delle nuovissime tecnologie digitali e il loro supporto alla vendita dei prodotti di moda all’interno dei negozi di vicinato, e il camerino digitale è stato proprio uno degli strumenti analizzati. Certo parliamo di una novità ancora difficilmente accessibile per la maggior parte degli imprenditori, già alle prese con un contesto complesso e fortemente condizionato da inflazione, aumento dei costi e calo dei consumi interni". L’opportunità che offre il camerino virtuale, infatti, secondo il presidente di FederModa non va lasciata scappare: "Le soluzioni tecnologicamente avanzate per il business fashion non sono impossibili da realizzare, anche per i negozi al dettaglio e di vicinato. Il mondo è cambiato radicalmente, e con esso gli stili di consumo e le esigenze dei clienti, che vivono l’acquisto come una esperienza massimamente coinvolgente. Non vogliamo restare indietro - conclude -, ma al contrario abbiamo l’obbligo di conoscere tutte le opportunità ed essere all’altezza dei cambiamenti in corso". Nuti però avverte che "visto il momento non troppo roseo per diverse imprese, vanno predisposti bandi e incentivi ad hoc per agevolare i negozianti verso la transizione digitale". Insomma, l’innovazione piace, ma che sia a portata di tutti, per restare in tema moda, è un altro paio di maniche.