
Lidia Maksymowicz (Del Punta / Valtriani)
Pisa, 11 marzo 2022 - «Le mie tre sorelle vivono in Ucraina e non sono volute scappare, perché non vogliono abbandonare il Paese, preferiscono morire nella loro terra. Questo pensiero è condiviso da molti ucraini che sono rimasti nella loro Patria per difenderla. Quello che possiamo fare è agire e non restare indifferenti».
Lo ha detto Lidia Maksymowicz, attivista e scrittrice, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz Birkenau dove fu deportata quando non aveva ancora compiuto tre anni, arrivata oggi all'aeroporto di Pisa per trascorrere alcuni giorni in Toscana. Ad accoglierla c'era l'assessore regionale alla cultura della memoria, Alessandra Nardini.
“Mi rivolgo ai potenti del mondo affinché fermino questa follia - ha poi detto -. Perché questo che succede ora in Ucraina può diffondersi in tutto il mondo”.
«Sono riuscita a non odiare i carnefici della Shoah - ha aggiunto la scrittrice - perché i miei genitori, molto religiosi, mi hanno insegnato che dall'odio non può nascere niente di buono. Ora dobbiamo continuare a parlare di quello che sta accadendo in Ucraina, perché questo è l'unico modo per fermare la guerra e influire sui potenti».
«La Regione Toscana - ha sottolineato Nardini - ha già iniziato ad accogliere profughi ucraini e anche minori. Con il presidente Eugenio Giani ci siamo attivati anche per provvedere all'accoglienza di studenti in 7 università toscane e offriremo anche i posti letto nelle strutture del Dsu. Perché la Toscana è una regione accogliente e solidale, terra di diritti».