Scuola e mascherine: a Pisa non ce ne sono per tutti. Rientro ok tra emozioni e difficoltà

In alcuni plessi ne sono arrivate troppo poche per essere distribuite agli studenti. Inizio comunque ok tra orari ridotti e autodichiarazioni

Scuola

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Pisa, 15 settembre 2020 -  Prima campanella senza grandi scossoni ma con tante nuove regole per gli studenti pisani. Tra orari ridotti, autodichiarazioni da consegnare alla porta e – soprattutto – il ’nodo’ mascherine. Non tutti gli istituti superiori, infatti, hanno iniziato la distribuzione dei ‘pacchetti’ inviati dal Ministero. Il quantitativo in molti casi non permette ancora una ‘consegna a tappeto’. Ma qualche scuola è già partita con la prima tranche.

Allo scientifico Dini e al Da Vinci - Fascetti – plessi diretti dal preside Federico Betti – le mascherine arrivate sono state consegnate per il momento ai docenti. "Passeremo agli studenti non appena saranno regolarizzate le consegne da parte del commissario straordinario". Ingresso comunque regolare con le stesse modalità sia su via Croce che su via Maltilde-Rindi: circa 10 classi, ieri, che hanno assorbito regole e, per quanto riguarda le prime, visitato la scuola. "L’orario è ridotto, siamo in attesa del personale richiesto e una volta arrivato la lezioni potranno entrare a pieno regime".

"E’ andata – dice la preside Gabriella Giuliani del Pacinotti-Galilei – Non abbiamo avuto grossi problemi, negli ultimi 15 giorni abbiamo fatto le ’prove’. Anche le mascherine le abbiamo distribuite". Lo stesso allo scientifico Buonarroti: "Con metà studenti è stato abbastanza semplice, da domani però li avremo tutti e staremo a vedere – conferma il preside Alessandro Salani – per quanto riguarda le mascherine per ora i ragazzi sono chiamati a portarle da casa, in questo momento abbiamo coperto le necessità del personale. E’ comunque un lavoro impegnativo: le scuole non hanno magazzini e magazzinieri. Abbiamo occupato ogni angolo per recuperare spazi. Da noi la stanza covid è la vicepresidenza! Anche trovare il modo di custodire le mascherine non è facile".

Qualche "Stop & Go" anche al Santoni-Gambacorti: "Ci siamo resi conto che per distribuire le mascherine dobbiamo aspettare di riceverne di più" dice il preside Maurizio Berni. Esperimento riuscito, invece, la lezione in esterna: "Alcuni docenti hanno già portato i ragazzi negli spazi fuori e proprio per favorire questo metodo abbiamo snellito il regolamento: non ci sarà bisogno di chiedere l’autorizzazione per far uscire la classe". Oggi sarà la "prova del fuoco" con tutti presenti. "In ogni caso mi sento rincuorato rispetto a quanto ieri notte non mi faceva dormire...".

Stessa sensazione per Sandra Capparelli, dirigente del liceo Carducci: "I ragazzi sono entrati in classe in maniera disciplinata, anche al Polo Piagge e alla palazzina di via Contessa Matilde oltre che alla centrale di via San Zeno. Abbiamo deciso per il primo mese – finché i ragazzi avranno solo t re ore di lezione – di far indossare la mascherina anche quando si è al banco. Un modo per educare alle nuove regole, abituarsi. Per ora abbiamo invitato tutti a portarsi la mascherina da casa, ma al massimo da domani inizieremo a consegnare il pacchettino che è arrivato dal Ministero con 10 pezzi. E’ partita anche la prima rotazione di didattica digitale integrata, e qui qualche intoppo si è verificato: alcune classi hanno iniziato alla perfezione altre meno, cercheremo di risolvere. La didattica digitale integrata in questa prima fase sta impegnando 154 ragazzi. A tutti garantiamo comunque il caricamento in classroom di ciò che che viene fatto in presenza e la registrazione della lezione".

Francesca Bianchi