L’estate sta... arrivando Prezzi stabili sul Litorale "E già tante conferme"

Viaggio negli stabilimenti da Boccadarno allo Scolmatore: la nostra guida. Ombrellone fino 20 euro al giorno, stagionale con cabina si parte da 1.400 euro.

Tariffe stabili sul litorale pisano per l’estate 2023, con solo qualche lieve ritocco in linea con l’adeguamento Istat. Una tendenza che i balneari hanno condiviso per andare incontro alle famiglie, già massacrate da inflazione e bollette record, un salasso che avrebbe rischiato di mettere in forse l’estate al mare. Una scelta scattata, tra l’altro, in una fase appesantita dagli infiniti interrogativi sul futuro delle concessioni.

I prezzi. La ‘forbice’ tra gli stabilimenti balneari di prima fascia (con una moltitudine di servizi) e i piccoli bagni familiari a portata di tutte le tasche non è solo una caratteristica consolidata del litorale pisano, ma una peculiarità che permette a tutti di godersi il proprio mare. Per un ombrellone e due sdraio giornaliere, nella maggior parte degli stabilimenti del tratto di costa da Boccadarno allo Scolmatore, si spende 1520 euro (con cabina 22, se la cabina ha la doccia anche 35). Il lettino varia da 15 a 20 euro al giorno. La tenda (in particolare nei bagni di Calambrone) può costare 60 euro al giorno nei prefestivi e festivi, 40 nei feriali. Il lettino in battigia nel fine settimana ha un prezzo di 10 euro (opzione stagionale: 300). E se gli abbonamenti mensili sono ovviamente più alti a luglio e agosto, la tariffa per lo stagionale solo ombrellone si aggira, in media, intorno ai 930950 euro, con cabina si sale a 14001500.

La geografia. ‘Geograficamente’, a Marina le tariffe continuano ad essere più contenute, anche se molto differenti da struttura a struttura a distanza di pochissimi metri. I listini più sostanziosi sono localizzati nel centro di Tirrenia e in alcune strutture di Calambrone (in particolare nelle spiagge delle ex colonie restaurate). In direzione Livorno si può passare da uno stagionale a 1500 euro per il gazebo (2 sdraio, 2 lettini, 1 tavolo, capienza massima 8 persone) a prezzi decisamente più abbordabili nelle spiagge attrezzate. Altra ‘voce’ da mettere in conto, in alcuni (pochi) stabilimenti, il ‘gettone’ per gli ospiti aggiuntivi all’ombrellone, bambini compresi. Infine, possibilità low cost, ci sono gli stabilimenti sociali e accessibili anche per i bagnanti disabili (sia a Marina che a Tirrenia) e i tratti di arenili completamente liberi: sabbia o ghiaia (a Marina) e spiagge per tutti tra Tirrenia e Calambrone.

I commenti. "Oggi più che mai siamo chiamati – spiega Fabrizio Fontani, responsabile Sib Confcommercio – a prestare attenzione alla tipologia della nostra clientela. Gli stabilimenti del litorale sono frequentati da famiglie dell’area pisano-livornese e si tratta, per lo più, di nuclei monoreddito, dipendenti pubblici o lavoratori di piccole e medie imprese. Il rischio, intervenendo sui prezzi – soprattutto in questa fase – sarebbe stato quello di finire fuori mercato. Non solo. Le ‘nostre’ famiglie, di fronte alle notizie legate alla direttiva Bolkestein, ma anche alla confusione creata dal succedersi delle sentenze, sono comprensibilmente preoccupate. Chiedono quale sarà il futuro dello stabilimento che frequentano da generazioni. Noi gestori, d’altra parte, cerchiamo di fornire tutte le informazioni che abbiamo a disposizione e nel frattempo ci occupiamo delle manutenzioni in vista della riapertura della stagione. Certo, è vero che non ci sono imprenditori disposti ad investire in questo clima di precarietà e incertezza. Ad oggi, quel che sappiamo, è che al 31 dicembre 2023 scadranno le concessioni. Ci appelleremo a tutti i tribunali possibili ma la situazione è questa…".

Prenotazioni. Le prenotazioni, comunque, non mancano. "Le conferme stanno procedendo senza intoppi – conferma Gianluca Tiozzo, responsabile Fiba Confesercenti – a gennaio abbiamo registrato subito un buon riscontro, cui è seguita la ‘classica’ flessione in febbraio, nel periodo del carnevale, e la ripresa del ritmo a marzo. Adesso aspettiamo gli ultimi indecisi ma siamo soddisfatti. La situazione economica delle famiglie è tale che la decisione di non ritoccare le tariffe è stata l’unica possibile e logica. La preoccupazione per il futuro è ovviamente presente, attualmente siamo in attesa della sentenza della corte di giustizia europea e di fatto siamo fermi al 2008, alla prima volta che è stata sentita la parola Bolkestein. La legge non c’era e ancora non c’è. Siamo comunque convinti, e questo cerchiamo di farlo capire ai nostri clienti in modo da confortarli e rassenerarli, che se un cambiamento ci sarà non sarà comunque immediato".

Francesca Bianchi