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L’esoscheletro sperimentato a Pisa aiuta anche nella riabilitazione

L’Aoup è stato fra i primi ospedali pubblici italiani ad aver creduto in questa innovazione tecnologica

PISA

Indossare l’esoscheletro per camminare riduce la spasticità muscolare e il dolore neuropatico e migliora la gestione delle disfunzioni viscerali nei pazienti con lesioni del midollo spinale. E’ quanto emerge da un articolo di review dal titolo ‘Gait robot-assisted rehabilitation in persons with spinal cord injury: A scoping review’, pubblicato sulla rivista NeuroRehabilitation scritto dalla dottoressa Giulia Stampacchia, direttore dell’Unità operativa Mielolesi dell’Aoup in collaborazione con diversi professionisti italiani della riabilitazione (medici, ingegneri e fisioterapisti). La review sugli articoli di settore pubblicati (la deambulazione con robot in pazienti con lesioni del midollo spinale) dimostra l’efficacia del nuovo metodo riabilitativo sia con esoscheletri-robot statici (cammino su tappeto ruotante) sia esoscheletri dinamici (cammino su strada per paraplegici) nella riabilitazione di pazienti con lesioni midollari incomplete, o con minimo mantenimento di movimenti agli arti inferiori. Il robot per camminare su strada a Pisa è stato sperimentato su pazienti con lesioni complete nella prospettiva di usarlo per la locomozione, in alternativa alla carrozzina. L’Aoup è stato tra i primi ospedali pubblici ad utilizzare l’innovazione tecnologica nella riabilitazione dei paraplegici. Il primo esoscheletro disponibile, il Lokomat, fu acquistato dall’Aoup nel 2006 e da è stato utilizzato con successo nella riabilitazione dei mielolesi. Nel 2014 è stato acquisito, grazie a finanziamento ministeriale, un nuovo robot, l’Ekso Bionic, che consente il cammino anche a persone con perdita completa di movimenti agli arti inferiori.