Leopolda "Così il sindaco ha chiuso ogni speranza"

L’associazione Casa della Città: "Colpisce il tono burocratico della lettera inviataci dal Comune e il rifiuto di Conti di concederci un incontro".

Leopolda "Così il sindaco ha chiuso ogni speranza"

Leopolda "Così il sindaco ha chiuso ogni speranza"

"Il Comune è finalmente riuscito ad allontanare la Leopolda dalla Leopolda". C’è amarezza e rabbia alla Casa della Città Leopolda, l’associazione che ha gestito per anni la Stazione Leopolda, dopo la decisione dell’Amministrazione Comunale di attivare le procedure per rientrare in possesso – a concessione ormai scaduta – dei locali della ex stazione ferroviaria. Il Comune, ente proprietario della Leopolda, ha deciso infatti di non rinnovare la concessione all’associazione Casa della Città Leopolda per inserire gli immobili della stazione sotto l’alveo di Patrimonio Pisa srl, la municipalizzata con la quale Palazzo Gambacorti intende gestire eventi, turismo e manifestazioni culturali. Con lettera firmata dal dirigente comunale, avverte anche come l’immobile resti "assoggettato all’indennità per l’anno in corso a vostro carico, calcolata in base ai giorni di effettiva occupazione".

"Oggi abbiamo ricevuto la lettera con cui il Comune comunica l’avvio del processo per la restituzione dei locali della Leopolda - scrive in una nota Casa della Città Leopolda -. Della lettera colpisce il tono burocratico, a tratti sprezzante. Colpisce anche il rifiuto del sindaco Conti a concedere un incontro alle associazioni. Non sappiamo cosa succederà nei prossimi giorni, né quale sarà il futuro delle attività e dei progetti in corso. In questo momento - continua la nota - respiriamo un clima di tristezza unita a una grande dose di rabbia". Casa della Città Leopolda fa anche presente che i rapporti tesi con Palazzo Gambacorti sono noti da tempo, accusando il primo cittadino di non aver voluto nessuna interlocuzione con l’associazione anzi di aver messo i bastoni tra le ruote all’associazione stessa, al solo scopo di riappropriarsi della ex stazione. "Nel 2019 il sindaco tentò di allontanare le associazioni con la proposta di riportare il mercato ortofrutticolo alla Leopolda. Poi - prosegue la nota dell’associazopme - è scattato il ricatto economico: potete restare se riuscirete a pagare l’affitto astronomico richiesto dal Comune. Si potevano trovare mille altre soluzioni per salvaguardare il patrimonio di idee, persone e progetti che si raccolgono intorno alla Leopolda. In Comune lo sanno, ne abbiamo discusso in questi mesi quando siamo stati coinvolti nella scrittura del progetto per il premio Città Italiana dei Giovani. Purtroppo, l’obiettivo è sempre stato quello di chiudere un’esperienza virtuosa, inclusiva, capace di rappresentare un riferimento positivo per la comunità cittadina. Per il momento - conclude la nota di Casa della Città Leopolda - crediamo sia opportuno fermarsi qui. Nonostante tutto, resta la convinzione di aver lasciato una traccia preziosa, forse imperfetta, sicuramente autentica".