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Leggi razziali, 80 anni fa a San Rossore la firma della vergogna. I prof chiedono scusa

Cerimonia nella tenuta pisana nell'anniversario delle leggi fasciste contro gli ebrei. Il programma

Leggi razziali in una foto di repertorio

Leggi razziali in una foto di repertorio

Pisa, 3 settembre 2018 - Professori universitari accademici italiani annunceranno le scuse per l'avvallo alle leggi razziali fasciste del 1938, accolte nel silenzio complice quando non sostenute scientificamente a spada tratta. Accadrà mercoledì 5 settembre nella Tenuta di San Rossore a Pisa, lo stesso luogo dove 80 anni fa re Vittorio Emanuele III firmò le leggi antiebraiche, che codificarono in norma una tesi sostenuta da numerosi cattedratici italiani dell'epoca che al regime fascista avevano prestato giuramento di fedeltà.

Il 5 settembre 1938, a San Rossore, il re appose la firma al primo provvedimento in difesa della razza: il ''Regio decreto n. 1381 - Provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri''. Iniziò con questo atto la discriminazione delle persone di razza ebraica da parte dello Stato italiano, che nel giro di qualche anno portò alla persecuzione, alla deportazione e allo sterminio di quasi 8.000 ebrei (ai quali vanno aggiunti circa 2.000 deportati dai possedimenti), dei quali solo 826 riuscirono a sopravvivere. Le università italiane furono coinvolte e, spesso, complici di questo processo. Solo nell'Ateneo di Pisa furono espulsi venti docenti e quasi trecento studenti e fu impedita l'iscrizione degli studenti ebrei negli anni successivi al 1938. Il programma del 5 settembre 2018 prevede la mattina, assieme al Comune di Pisa, la deposizione di due corone di alloro prima al cimitero monumentale ebraico e poi alla Tenuta di San Rossore, davanti alla lapide che ricorda la firma delle legge razziali e la persecuzione degli ebrei.

Alle 12 nella sala Gronchi delle Cascine Vecchie della Tenuta di San Rossore è prevista una conferenza stampa in cui saranno presentate le iniziative, i convegni, i seminari e gli incontri nelle scuole - dal 20 settembre e nei prossimi mesi - , organizzate dalle Università della Toscana e finanziate dalla Regione. Parteciperanno il presidente della Toscana Enrico Rossi, la vice presidente Monica Barni, il Comune di Pisa, la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, i rettori o delegati della Scuola Normale superiore, del Sant'Anna, della Scuola Imt di Alti Studi di Lucca, dell'Università di Pisa, di Firenze, Siena e Stranieri di Siena, rappresentanti del Parco di Migliarino- San Rossore e Massaciuccoli.

Di seguito è prevista l'inaugurazione della mostra "1938 - La storia" del Museo della Shoah di Roma a cura dell'ente parco San Rossore: uno ricordo sull'esclusione e poi persecuzione degli ebrei attraverso, foto, documenti e giornali in gran parte inediti.

Alle 13 ci sarà alla Sterpaia della Tenuta il pranzo con i giovani ebrei e i giovani rappresentanti delle comunità di immigrati presenti in Toscana, una cinquantina di persone in tutto. Dopodiché sarà la volta del 'world cafè', ovvero di un confronto partecipato sulla diversità come valore, la formazione come garanzia di rispetto delle diversità e su progetti efficaci per coinvolgere le nuove generazioni.