MICHELE BUFALINO
Cronaca

“Le strategie ecologiche dei funghi" al Museo di Calci

Al termine della conferenza sarà possibile osservare al microscopio come crescono in piastra i diversi funghi e osservare i corpi fruttiferi e la rete in vivo.

I funghi protagonisti al museo

I funghi protagonisti al museo

Pisa, 2 aprile 2024 - Mercoledì 10 aprile 2024, alle ore 16.30, si terrà la quarta e ultima conferenza del ciclo “Essere piccoli. Viaggio nel microcosmo”. La conferenza si svolgerà in presenza nella Sala conferenze del Museo di Storia Naturale ed è ad accesso libero. “Le strategie ecologiche dei funghi, protagonisti invisibili della connessione tra suolo e piante” Anche se siamo abituati a pensare ai funghi nelle forme che assumono quando sviluppano le fruttificazioni macroscopiche che noi usiamo come alimento, il vero corpo del fungo è nel suolo, dove le sue cellule lunghe e filiformi, le ife, crescono mettendo in atto strategie di crescita, nutrizione e riproduzione diverse secondo il tipo di fungo. L’ampia variabilità di condizioni che caratterizzano i suoli, dovute a differenze climatiche, nelle proprietà fisiche, nella disponibilità di nutrienti minerali e di sostanza organica, nella presenza di predatori microbici, nella variabilità nel tempo e nello spazio delle comunità vegetali fa sì che i funghi possiedano una vasta diversità. Infatti un ampio ventaglio di sistemi nutrizionali che vanno dal saprofitismo, al parassitismo e al mutualismo caratterizza gli organismi fungini e li rende capaci di colonizzare attivamente tutti gli ambienti e le diverse nicchie ecologiche. Un gruppo particolare di funghi, a cui appartengono specie caratteristiche degli ambienti boschivi, ad esempio il porcino e il tartufo, ma anche molti altri funghi non commestibili, sono quelli che formano micorrize, simbiosi mutualistiche tra fungo e radice presenti in gran parte delle piante spontanee e coltivate, sia erbacee che arboree. Nella radice micorrizata, il fungo forma strutture specializzate nello scambio di nutrienti e all’esterno una fitta rete di ife che si estende nel terreno e trasferisce i nutrienti minerali dal suolo alla pianta, in cambio di zuccheri e lipidi. Questa cooperazione pianta-fungo permette lo sviluppo anche di quelle piante che, essendo prive di clorofilla, non possono usare la luce solare per la loro crescita. La rete micorrizica collega anche la comunità vegetale, trasportando nel suo flusso nutrienti e informazioni tra le diverse piante con cui il fungo si associa e facendo da “autostrada” a batteri benefici: questa connessione è fondamentale per lo sviluppo e la difesa delle piante, perché sia i funghi micorrizici che i batteri ad essi associati facilitano la nutrizione, lo scambio di segnali e la tolleranza agli stress dei loro ospiti vegetali. Dobbiamo però ricordare che i molti benefici che gli agro-ecosistemi e i sistemi naturali traggono dalle particolari attività dei funghi e dalla loro capacità di cooperazione sono sempre più a rischio a causa della riduzione di biodiversità, dell’inquinamento e del disturbo del suolo, nonché dei cambiamenti climatici ormai in atto. Al termine della conferenza sarà possibile osservare al microscopio come crescono in piastra i diversi funghi e osservare i corpi fruttiferi e la rete in vivo. M.B.