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Le dimore storiche svelano i loro tesori

Domenica torna la "Giornata" di aperture al pubblico. Un museo naturale diffuso e un patrimonio da proteggere. Ecco i luoghi visitabili

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Sarà di certo una domenica speciale, una domenica di ripartenza fra l’arte, la storia e la natura. Torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane che il 23 maggio aprirà al pubblico le porte di oltre 300 castelli, rocche, ville e parchi, 130 dei quali solo in Toscana. Anche in provincia di Pisa i proprietari di questi paradisi accoglieranno i visitatori, naturalmente in completa sicurezza e applicando i protocolli anti-Covid. L’elenco di tutti i luoghi aperti è consultabile al link: https:associazionedimorestoricheitaliane.iteventi-dimore da dove è anche possibile registrarsi per la prenotazione obbligatoria. Tra i luoghi da scoprire à coté di Pisa o in pieno centro ci sono la Villa di Corliano, a San Giuliano Terme, e il Giardino Garzella, nel cuore della città.

L’apertura al pubblico, ormai tradizionale da decenni, della Villa di Corliano di proprietà dei Conti Agostini Venerosi della Seta, domenica 23 riserverà agli ospiti anche una speciale sorpresa. "Ripartiamo con una nuova offerta per i nostri ospiti – annuncia Agostino Agostini –: domenica inaugureremo la nuova caffetteria all’interno delle cantine, che resterà aperta tutto l’anno e dove sarà possibile fare delle degustazioni". Domenica i proprietari di Villa di Corliano apriranno il parco e il conte Agostini ne racconterà la storia, illustrando anche un nuovo percorso che permette una inedita visuale della villa e del cortile d’onore. Sarà anche l’occasione per raccontare una curiosa storia emersa di recente: "Nel 1533 la famiglia Della Seta inviò come dono di nozze a Caterina II de’ Medici ed Enrico di Valois, sposi quattordicenni, 12 botticelli di vino di Corliano. Si dice che questo vino, noto come nettare di Corliano, fosse particolarmente inebriante e afrodisiaco. I due sposi erano giovanissimi e secondo il contratto, stilato dal papa e dal re di Francia, avrebbero dovuto consumare le nozze la sera stessa. Si presume che quel vino in qualche modo fece i suoi effetti e grazie a esso ci piace pensare che la Francia sia rimasta cattolica. Perché? Perché il matrimonio di Enrico con Caterina fu combinato per scongiurare il rischio che sposasse una luterana".

Una storia più recente che la Giornata delle Dimore Storiche invita a scoprire è quella del Giardino Garzella, nel cuore di Pisa, nel quartiere di Sant’Antonio, di proprietà della famiglia Garzella, che qui risiedeva già nell’800. Gabriella Garzella, nota studiosa e già professoressa di Storia degli insediamenti medievali all’Università di Pisa, racconta la storia del giardino che condivide con la madre e i fratelli. "La prima volta che partecipammo a questa iniziativa fu nel 2009, quando ogni quartiere offriva case e giardini privati da visitare. Si fece evidente un dato storico, cioè che, a differenza degli altri quartieri del centro, quello di Sant’Antonio era stato fortemente colpito dalla guerra e le ricostruzioni successive occuparono e obliterarono giardini e spazi verdi".

"Chi viene a trovarci rimane in effetti sorpreso nello scoprire che esista un giardino in una strada, via Sant’Antonio, così fitta di abitazioni e con poco verde". Il giardino di casa Garzella fu risparmiato e anzi abbellito dopo la ricostruzione bellica per volontà del padre della storica: "Qui la nostra famiglia viveva da tempo, come attesta una incisione della fine dell’800 nella quale si vede che la casa affacciava su via Sant’Antonio. Era questa una via importante, perché fino alla costruzione del Ponte Solferino, dopo l’Unità d’Italia, costituiva l’asse principale essendo collegata dal ponte a via Santa Maria. Il bombardamento del 31 agosto 1943 distrusse la nostra casa che fu poi ricostruita da mio padre con la volontà specifica di mantenere il giardino per i suoi figli, allora tutti molto piccoli".

Le altre dimore storiche pisane aperte: Castello Ginori Lisci di Querceto (Montecatini Val di Cecina); Parco Giardino Venerosi Pesciolini a Ghizzano di Peccioli; Badia di Morrona in via di Badia 8 (località Morrona, Terricciola); Villa Anna Maria De’ Lanfranchi Strada Statale dell`Abetone 146 (Molina di Quosa); Palazzo Ricciarelli ora Dello Sbarba, in via Ricciarelli 32 (Volterra); Casa Carducci a Santa Maria a Monte; Giardino di Villa Scorzi Su SP 30 del Lungomonte Pisano 2 (Calci). Prenotazione obbligatoria dal sito

https:associazionedimorestoricheitaliane.iteventi-dimore