L’autunno caldo di Martinelli: "Lo spirito del coordinamento?. È un fuoco che brucia ancora. Spegnerlo sarebbe un errore"

Il candidato sindaco del centrosinistra e la ripartenza dopo la pausa estiva: "’La Città delle Persone’ si è costituita in associazione: i partiti si aprano al civismo. Quella è la strada".

di Paola Zerboni

PISA

"Settembre è il mese dei ripensamenti sugli anni e sull’età". Alla vigilia dei 40 anni (li farà il 24 ottobre), finite le vacanze (con la famiglia, un po’ sul litorale pisano e un po’ in Croazia, per ‘cambiare aria’), Paolo Martinelli, citava Guccini sul suo profilo Facebook in un post del 1 settembre scorso.

Da candidato sindaco del centrosinistra e capogruppo della lista civica La Città delle Persone ha già dei ripensamenti?

"In realtà quella frase di Guccini la cito tutti gli anni, il primo settembre, perché è il mese in cui si rimette in moto, facendo il punto su quel che si è fatto nella prima parte dell’anno. A maggior ragione ora che di anni sto per compierne 40, un’età importante. Ma no, politicamente non ho nessun ripensamento. Rifarei tutto, è stata un’esperienza straordinaria, fuori dall’ordinario. E ho, anzi abbiamo, ancora tanto lavoro da fare"

Qualche giorno fa è stato ospite alla festa dell’Unità di Riglione. Com’è stata l’accoglienza? Il Pd che uscirà dal congresso vorrà ancora stare nel coordinamento?

"Alla festa del’Unità ho avuto una bella accoglienza. E fa piacere che continuino ad esistere realtà strutturate in cui la politica si fa sul territorio. Subito dopo le elezioni, come coordinamento siamo ripartiti, rimettendo insieme i pezzi, proprio dal rilanciare il lavoro territoriale. Il Pd è una parte importante del coordinamento, Anzi, fondamentale. è la prima forza politica sul territorio. Guardo con interesse al congresso, ma non entro nel merito delle loro dinamiche. Ritengo però che il Pd non debba abbandonare questa strada. Sarebbe un errore ripiegarsi in se stessi. La sfida è ripartire con coraggio dai territori, forze civiche e forze politiche insieme, per fare un lavoro di collegamento tra il consiglio e le istanze dei quartieri".

I tanti giovani si erano mossi con lei e attorno lei. in campagna elettorale che fine hanno fatto? Ci sono ancora o dopo le elezioni tutto quell’entusiasmo si è un po’ smorzato?

"La prima cosa che abbiamo fatto, proprio a Riglione, è stato riunire tutti i volontari che si erano messi a disposizione durante la campagna elettorale e soprattutto tra il primo turno e il ballottaggio. Abbiamo 300 persone e gruppi territoriali su dieci quartieri. Non sono solo giovani, c’è anche gente che ci ha cercato per dare una mano, d’ora in poi. Come coordinamento ci stiamo strutturando per dar risposta ai bisogni del territorio. Un lavoro che è andato avanti prima della pausa estiva e che stiamo rimettendo in moto. Quell’energia è un fuoco brucia sotto la cenere. Non si è spento niente"

Ei 5 Stelle? Li ha più sentiti?

"So che a livello territoriale sono in fase di riorganizzazione, ma con loro c’è un rapporto di collaborazione, ascolto massima disponibilità".stelle in fase di riorganizzazione rapporto di collaborazione di ascolto, massima disponibilità"

A livello regionale, però, sembra difficile trovare punti di contatto tra 5 Stelle e Pd. La città sarà anche un’altra cosa, ma ci sono temi regionali e scelte su cui grillini e dem sono agli antipodi. Scelte che impattano sulla città. La base militare, per dirne una. Ha qualche ripensamento sul tema?

"Lo schema che abbiamo tenuto, di progetto civico progressista che guarda ai problemi della città ha funzionato in campagna elettorale e mi pare una strada percorribile. Su alcuni temi abbiamo trovato spunti di condivisione anche con Auletta. Penso al question time sulle bonifiche del keu. Quanto alla base militare, rimango a quanto era scritto nel nostro programma elettorale".

Cioé?

"Ribadisco l’assoluta contrarietà a qualsiasi intervento nel parco, quindi essendo il Cisam nel parco, no anche a questa ipotesi. Ritengo necessario riprendere un dialogo con tutte le istituzioni coinvolte perché si arrivi a minimizzare gli impatti. Questa nostra posizione ha aiutato a riattivare il tavolo, che era rimasto dormiente dopo le fughe in avanti di Conti che era andato dal ministro Crosetto da solo. Dall’altro però penso sia difficile ad oggi potersi esprimere su un progetto di prefattibilità che nessuno conosce ma che invece deve essere reso pubblico. Non si conosce la copertura economica né sul recupero degli immobili di Coltano, né sulle mitigazioni e compensazioni. Non c’è stata condivisione con la cittadinanza. Noi abbiamo chiesto come opposizioni nell’ultima conferenza dei capigruppo che si facesse un consiglio comunale ad hoc in modo che il sindaco portasse una posizione dopo un dibattito aperto. Purtroppo ciò ci viene negato dalla maggioranza. Ed è grave che ciò avvenga su un tema così importante che riguarda il territorio con investimenti elevati e a fronte di un’attenzione ambientale che deve essere riaffermata. Non può fare Conti da solo con delega in bianco alla sua maggioranza",

A proposito, come si stanno muovendo gli assessori della giunta Conti bis?

"Dei nuovi assessori i attendiamo ancora l’incontro in consiglio, ma nel complesso la giunta Conti bis non sta portando chissà quale novità rispetto ai cinque anni già visti. Anzi, noto un peggioramento di alcune situazioni, finita la campagna elettorale. Inaugurazioni in fretta e furia prima del ballottaggio che poi si sono rivelate mezze incompiute, come alcuni parchi o il ponte di Riglione senza illuminazione e telecamere. E un peggioramento della sicurezza che è sulle cronache di tutti i giorni. E non si sa quale sia il progetto di futuro per la città".

Veniamo a lei: progetti per i prossimi mesi?

"Tenere viva questa compagine per dare organicità al lavoro sul territorio. Le do una notizia: ci siamo costituiti come associazione La Città delle Persone e prossimamente ci presenteremo alla città. L’idea è di proseguire su un civismo che punti all’apertura della politica, che sia da stimolo ai partiti per organizzare una cultura politica anche al di là di quel che accade in consiglio. In consiglio comunale metteremo al centro i temi della lotta al lavoro povero, le difficoltà delle famiglie per le quali non è una soluzione la politica dei bonus portata avanti dalla giunta Conti. E poi c’è la questione dei consigli territoriali di partecipazione. Vedremo se la giunta perseguirà con il progetto delle macro aree e dei componenti nominati dai partiti. Noi crediamo che debbano essere eletti dai cittadini. Insomma, nessuno ripensamento, abbiamo un po’ da fare...".