L’aumento della Tari: "Pagamenti in 4 rate"

Nerini: "Versamento delle somme senza interessi così aiutiamo le famiglie". Martinelli all’attacco: "Rifiutato ogni criterio di progressività fiscale".

L’aumento della Tari: "Pagamenti in 4 rate"

L’aumento della Tari: "Pagamenti in 4 rate"

"Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto dal nostro consigliere e vicepresidente, Francesco Niccolai che invita il sindaco e la Giunta a farsi promotori, alla prima scadenza utile, di una modifica del regolamento sulla Tari, che preveda la possibilità di versamento delle somme dovute in almeno quattro rate annuali senza interessi". Lo annuncia il capogruppo di Fratelli d’Italia, Maurizio Nerini, precisando che durante il dibattito sulle "tariffe annuali per utenze domestiche e non domestiche ci si è resi conto che anche Pisa, come tutte le amministrazioni comunali, si trova a dover subire con scarsa possibilità d’intervento, con cadenza annuale gli aumenti della tassa sui rifiuti: nasce quindi l’esigenza di spalmare nell’anno le somme in maniera che pesino in maniera minore sulle finanze dei cittadini".

Infine, Nerini sottolinea che "con le ingenti somme recuperate all’evasione grazie all’operato degli uffici comunali e di Sepi., le tariffe che prevedevano un sensibile aumento a carico soprattutto delle famiglie numerose sono state contenute e proprio le famiglie che si trovano in difficoltà economica saranno sostenute con il bonus Tari e altri eventuali ulteriori aiuti che potranno essere varati".

Intanto, però, sull’aumento della tariffa arriva la critica del gruppo di opposizione La città delle persone: "Costi - affermano Paolo Martinelli, Emilia Lacroce e Gianluca Gionfriddo - che graveranno proprio sui nuclei familiari più numerosi e più in difficoltà. Partiamo da alcuni elementi oggettivi: il Piano Economico Finanziario prevede che nel 2025 l’aumento delle tariffe arriverà a 39 milioni, cifra maggiore di circa 5 milioni dell’aumento già previsto per il 2024, e che il recupero dell’evasione fiscale sarà ancora minore. Ci sarà dunque un ulteriore aumento percentuale delle tariffe e ancora nessuna prospettiva di variazione del regolamento per tutelare le fasce più deboli. Si parla poi di un aumento dei costi industriali e, di conseguenza, delle tariffe, legato a servizi in più, ma non si capisce quali siano questi servizi aggiuntivi su cui si intende investire. Infine, non c’è nessun passo concreto nella direzione di trasformare la Tari da una tassa preventiva a una consuntiva, tramite il passaggio a tariffazione puntuale, ossia secondo il principio che chi produce più rifiuti paga di più".